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venerdì 15 febbraio 2013

Articolo dell'Unione Sarda del 15 Febbraio 2013 in merito alla vicenda sale comunali


La mia lettera al Commissario Ghiani in merito all'eterna vicenda sulle sale pubbliche comunali e l'utilizzo gratuito per le associazioni non a scopo di lucro



Al Commissario Straordinario
del Comune di Iglesias
Dott. Antonio Giovanni Ghiani





Oggetto : modifiche al regolamento relativo all’utilizzo delle sale comunali Rita Lepori, Remo Branca e Centro Culturale per utilizzo gratuito per associazioni non a scopo di lucro.


Preg.mo Dott. Ghiani,
           Le scrivo, a nome mio e dei tanti cittadini che partecipano ogni giorno in prima persona o indirettamente alle attività delle associazioni no profit iglesienti, per sollecitare un Suo intervento in merito alla concessione gratuita delle sale pubbliche comunali.
           Più di un anno fa, una mozione presentata dal gruppo di Sinistra, Ecologia e Libertà in Consiglio Comunale, di cui ero primo firmatario, ha proposto l’utilizzo gratuito delle sale comunali Remo Branca, Rita Lepori e Centro Culturale per le associazioni non a scopo di lucro. La mozione è stata integrata e votata all’unanimità dal Consiglio Comunale di Iglesias, con una chiara dimostrazione di condivisione di intenti, dando compito alle commissioni pertinenti di procedere alla modifica del regolamento secondo le indicazioni date dal Consiglio stesso.
Tuttavia, dopo un passaggio in Commissione Cultura, di cui ero uno dei componenti, le modifiche al regolamento vigente non sono mai state esaminate in Commissione Bilancio e in Commissione Statuto, e pertanto la volontà pienamente espressa dall’assemblea cittadina è stata ignorata e le modifiche al regolamento non sono mai entrate in vigore.
L’unico sistema per ottenere l’usufrutto gratuito delle sale in questione, per iniziative ed eventi, è la concessione del patrocinio da parte del Comune, tuttavia questa soluzione stride con le normative che disciplinano i gruppi di auto-aiuto, che de facto non possono richiedere il patrocinio ma hanno diritto ad essere sostenute dal Comune, come previsto dalla Delibera di Consiglio Comunale N°39 del 17-09-2009 “APPROVAZIONE DELLE LINEE GUIDA SULL'AUTO AIUTO NELLA CITTA' DI IGLESIAS”.
Come Lei ben saprà, le sale comunali sono concesse gratuitamente, per regolamento, ai gruppi riconducibili a partiti e movimenti politici durante il periodo di campagna elettorale. Fermo restando che è la legge che concede loro questo diritto, in un momento di cocente sfiducia nella politica e nelle istituzioni sarebbe un ottimo segnale garantire, tramite un regolamento chiaro e trasparente, la gratuità delle sale comunali a chi ogni giorno opera nel campo del volontariato e delle associazioni non a scopo di lucro, che rappresentano il simbolo di una città che non vuole arrendersi ai drammi della disoccupazione e dell’attuale mancanza di prospettive per il futuro.


In attesa di un Vostro riscontro, le porgo cordiali saluti,


     Gianluca Tocco, ex Consigliere Comunale

sabato 15 settembre 2012

In merito al rifiuto del centro-destra Iglesiente di discutere le mozioni del centrosinistra

             Devo ammettere che son rimasto sconcertato dal livello del dibattito che si è sviluppato in Consiglio Comunale in merito alle mozioni, presentate dal centro-sinistra cittadino, sulle limitazioni che gravano sui gestori dei locali in merito ai servizi di animazione e intrattenimento nei mesi estivi e sul regolamento sul commercio ambulante.
             Da quando sono stato eletto in Consiglio Comunale, nonostante non faccia parte della maggioranza che governa la città e nonostante abbia più volte evidenziato certe differenze di vedute, mi sono sempre ripromesso di essere, laddove possibile, propositivo e collaborativo: l'opposizione ha il compito importantissimo di vigilare sull'operato della maggioranza al governo mettendone in luce le pecche e le falle, ma anche di avanzare proposte proprie da condividere, integrare e migliorare nelle opportune sedi, ovvero Consiglio Comunale e Commissioni Consiliari, portando avanti il mandato che ogni Consigliere, a prescindere dal partito e dal gruppo di appartenenza, ha ricevuto da ogni singolo elettore.

             Durante la consiliatura abbiamo assistito all'evolversi di una vera e propria pantomima, il cui primo atto è stata l'accoglienza, da parte della maggioranza, delle istanze portate in Consiglio dall'opposizione, con un clima di paventata collaborazione e unità di intenti. In un secondo momento, quando la macchina amministrativa, smaltita la ruggine iniziale, avrebbe dovuto quantomeno dare delle indicazioni serie circa il percorso da seguire e i passi da mettere in campo per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, questa sedicente collaborazione è venuta meno, con la negazione per tre mesi di una sola seduta di Consiglio Comunale. E le nostre proposte (costruttive) si accumulavano a prendere polvere, indiscusse.
             Il terzo, ultimo e tragico atto è rappresentato dallo spettacolo a cui abbiamo assistito nelle ultime due sedute di Consiglio Comunale: il rifiuto di discutere le proposte pervenute dall'opposizione, buttando la discussione in cagnara sminuendo i temi in questione, negando la validità degli atti depositati o bollandoli come inutili, e appellandosi a statuto e regolamento del Consiglio Comunale: una farsa decisamente curiosa, dato che il segretario comunale si è espresso con parere assolutamente favorevole circa la validità e la legittimità delle mozioni deposititate.
            Per quanto riguarda il contenuto, sia la mozione relativa all'animazione nei locali cittadini all'aperto di cui ero primo firmatario, sia la mozione relativa all'ASSENZA di un regolamento relativo al commercio ambulante (primo firmatario Francesco Melis) avrebbero meritato una discussione di profilo ben più elevato: l'assenza di regolamenti, o la presenza di regolamenti vetusti e, de facto, non applicabili, è una delle problematiche che nel nostro Comune ci trasciniamo dietro da più tempo. Chi lo sa, magari a qualcuno potrebbe fare comodo mantenere lo status quo...perchè l'assenza di regolamenti chiari e applicabili può portare, in alcuni casi, a forme più o meno evidenti di clientelismo, come dichiarato dal Consigliere Cabras in Consiglio Comunale.
            Non parliamo poi di come qualche consigliere si sia superficialmente voluto avventurare in discorsi e giudizi relativi al turismo: Notteggiando non serve a niente, il turismo "non sono i locali", l'animazione non serve... questo mostra quanto dialogo questa parte politica abbia avuto con chi lavora nel settore. Ma, dialogo a parte, sarebbe bastato dare un'occhiata ai locali durante l'estate: i giorni in cui hanno avuto la possibilità di avere animazione in centro, i locali hanno raddoppiato il servizio ai tavoli, dando lavoro e respiro a tanti giovani che vivono il dramma della disoccupazione, della povertà e del precariato giorno dopo giorno...e mi verrebbe da chiedermi "ma in che realtà vivono?".
            Trovo sconcertante il fatto che delle mozioni costruttive, argomentate, studiate meticolosamente da chi le ha proposte in aula e proposte da gruppi di cittadini direttamente interessati al problema siano state bistrattate da una maggioranza in Consiglio Comunale che, salva qualche eccezione, non si è presa neanche la briga di leggersi gli atti in questione per capirne le problematiche e proporre delle soluzioni, anche alternative, a quelle proposte. Quando ho parlato di DEROGHE al regolamento qualche consigliere, facendo leva sulla mia "giovane età" che spesso viene adoperata più come velato insulto che come vezzeggiativo, mi è stato detto che non si possono proporre delle deroghe campate per aria quando non sono previste dal regolamento: peccato che il regolamento relativo al piano di classificazione comunale, che a differenza di alcuni io ho studiato meticolosamente prima di proporre la mozione, preveda invece delle deroghe ben precise. Bastava leggerselo.
            Ad ogni modo, per il bene della città trovo giusto che l'opposizione non si limiti a compiere del mero ostruzionismo o evidenziare soltanto le pecche e le falle di un'amministrazione (e, per quanto riguarda la giunta Perseu, sarebbe fin troppo facile) ma è doveroso che dia il proprio contributo propositivo. Ora prenderò atto che questo ci è stato negato.

mercoledì 5 settembre 2012

Presentazione della mozione relativa all'animazione e spettacoli di intrattenimento nei locali all'aperto durante l'Estate Iglesiente e successivo intervento

Presentazione, e successivo intervento, della mozione relativa all'animazione e spettacoli di intrattenimento nei locali all'aperto durante l'estate iglesiente, mozione non discussa e non approfondita dalla maggioranza di centrodestra al governo in città.


              Lo spirito con cui l’attuale maggioranza di centrodestra al governo della città ha dichiarato di voler impostare da subito il proprio lavoro in Consiglio era di collaborazione e sinergia con l’opposizione, in maniera tale da lavorare insieme per il bene della città in un momento particolarmente infelice, per non dire drammatico.
             Questo discorso l’abbiamo sentito in tutte le salse possibili e immaginabili, tant’è vero che più e più volte è stata cantilenata una marcata distinzione tra i termini “minoranza” e “opposizione”, e abbiamo sentito il sindaco, gli assessori e i consiglieri di centrodestra dichiarare più e più volte che non volevano considerarci “opposizione” ma “minoranza”, fermamente convinti che questa distinzione portasse a una collaborazione più proficua per il bene della città. Invece è visibile a tutti che, salvo alcuni casi, ahimè, sporadici in cui una collaborazione è avvenuta per tematiche evidentemente condivise e su cui si è potuto fare un ragionamento insieme, la volontà di collaborazione della maggioranza si è limitata alle parole. 
             Dove sono finiti tutti i discorsi sulla collaborazione, sulla sinergia, sulla condivisione, sull’ascolto quando di fatto in questi mesi sono state precluse all’opposizione le modalità con cui può veramente incidere, fare proposte proprie e condividerle con il Consiglio o le commissioni? E mi riferisco in particolar modo alle mozioni: non c’è una di queste mozioni che sia fine a se stessa, faziosa, vuota o immotivata...ma ognuna di esse riguarda i più svariati problemi relativi alla città, al territorio e ai suoi cittadini... e sono i cittadini che hanno sollecitato l’opposizione mettendo in luce delle problematiche e delle situazioni che evidentemente a voi sono sfuggite...e qui dovreste interrogarvi sul motivo per cui siamo noi a portare in Consiglio le loro istanze, e non voi. 
            Il compito dell’opposizione è di vigilare sul lavoro della maggioranza, e fare il giusto apporto critico...ma siamo qui anche per fare delle proposte, e la collaborazione che vi offre costantemente l’opposizione è un bene prezioso che meriterebbe più considerazione e più rispetto. Ci sono mozioni depositate da mesi: che risposta date agli abitanti di Nebida che è da mesi che vengono in quest’aula consiliare per aspettare risposte in merito alla mozione su Nuova Masua, per poi vederle rinviate di consiglio in consiglio perchè abbiamo ordini del giorno con 30 punti che non sono umanamente discutibili in un’intero pomeriggio di consiglio? Che risposta date a coloro che erano direttamente interessati da mozioni relative alla stagione estiva e turistica della città, mozioni che sono depositate da giugno e vengono discusse ora a settembre a stagione estiva conclusa? E’ questa forse la velocità di questa amministrazione, così fortemente rivendicata tempo fa da esponenti del centrodestra cittadino? 
            Io sono sinceramente in difficoltà in questo momento nel portare in discussione una mozione che era estremamente propositiva ma che riguarda la stagione estiva che è ormai conclusa. Posso pensare di presentarla ugualmente, per rispetto per i cittadini iglesienti direttamente interessati dal problema in questione, in vista dell’anno prossimo.. ma non posso fare a meno di pensare che si sia persa un’altra importante occasione di collaborazione proficua non per noi o per voi, ma per i nostri concittadini. 

            Il problema che è sollevato da questa mozione riguarda un tema che dovrebbe essere priorità assoluta per quest’amministrazione, per il consiglio e la città intera: il turismo. Ormai è diventato un luogo comune che il turismo deve rappresentare una delle più grandi possibilità di rilancio dell’economia iglesiente, che Iglesias è una città turistica e così via...ma, di fatto, siamo lontani anni luce da un qualsiasi modello di città turistica che si rispetti. Come possiamo parlare di turismo quando abbiamo delle limitazioni che non stanno nè in cielo nè in terra in una città che si candida da anni a vivere il turismo come priorità? Le limitazioni in questione sono tantissime e ci vorrebbero ore per discuterne, da musei chiusi o addirittura assenti, visite guidate sporadiche...tuttavia vorrei concentrare il discorso sull’animazione nei locali del centro cittadino.
           Io invito costantemente in Consiglio, quando si parla di turismo, ad immedesimarsi nel visitatore e nel turista che decide di passare la sera o qualche giorno qui ad Iglesias, anche se la situazione in questione è chiara e visibile anche per qualsiasi residente... Il venerdì Iglesias è una città viva, è una città veramente turistica grazie alla manifestazione Notteggiando, puntualmente organizzata da Centrocittà in sinergia col Comune. La città è viva, tutte le tipologie di locali del centro, dal bar, al pub, al ristorante, alla trattoria, alla pizzeria lavorano bene..perchè si è creato un quadro d’insieme (musica, animazione, negozi aperti, bancarelle, ecc...) che funziona. 
           Il sabato sera nel centro cittadino invece vige il silenzio. Vige il vuoto. I cittadini Iglesienti preferiscono emigrare nelle vicine Sant’Antioco, Portoscuso, o addirittura a Cagliari...chiaramente, quelli che possono permettersi di farlo.  Perchè c’è questa migrazione? Perchè ad Iglesias, di fatto, ai locali all’aperto è impedito di svolgere un servizio di animazione rivolto agli avventori o potenziali tali. Abbiamo infatti un piano di classificazione acustica comunale che mette dei limiti talmente rigidi da essere considerabili addirittura assurdi: le zone interessate sono classificate come “aree di tipo misto” o “aree di intensa attività umana”, con un limite di emissione dalle ore 22 alle 6 del mattino che varia dai 40 ai 50 decibel. 50 decibel, per capirci bene, è un valore che viene superato tranquillamente da due persone che chiacchierano a voce alta in mezzo alla strada. 
          Un valore insomma che, di fatto, non può essere rispettato neanche volendo! Io vorrei tralasciare il piano di classificazione acustica in se, ma vorrei parlare di eccezioni: se di fatto è concessa una deroga per la manifestazione Notteggiando, in cui abbiamo appunto alcuni punti musica e di animazione dislocati per le vie del centro in prossimità dei locali, perchè non si può ragionare insieme per fare in modo di concedere una deroga per la stagione estiva, magari almeno per giorni chiave come il sabato e la domenica, contando che stiamo parlando di una città turistica?I gestori dei locali di Iglesias, e parliamo di giovani che hanno deciso di investire in turismo proprio alla luce del fatto che Iglesias vuole rilanciarsi come città turistica, si sentono dire di tutto: dal turista che gli chiede spiegazioni sull’assenza di animazione, al turista che dice “bel locale, complimenti ma qui non c’è niente: dove possiamo trovare un po’ di animazione?”...e cosa possono fare? 
           Possono dirottarli altrove, come di fatto avviene. Vorrei precisare, anche se mi sembra superfluo, che non si sta parlando di promuovere inquinamento acustico, nè di riempire la città di palchi o di fare musica fino alle sei del mattino: si sta parlando di permettere ai locali all’aperto di fare dei piccoli punti musica (pianobar, musica dal vivo, animazione di altro tipo) con limitazioni acustiche sensate, nè troppo alte nè impossibilmente basse come quelle in vigore, e con limitazioni d’orario consone per tutelare chi nel centro cittadino ci vive. 
           Parlando con gli abitanti del centro, si può verificare tranquillamente che l’animazione offerta i venerdì estivi per Notteggiando non rappresenta un problema, dato che a mezzanotte puntualmente la musica si ferma. Vorrei precisare inoltre che l’impegno che il centrosinistra chiede al Consiglio Comunale, come specificato nella mozione, sia quello di mettere in campo meccanismi che portino ad accostare Iglesias al modello di città turistica, da anni ormai dichiarato come vera alternativa per garantire sviluppo e occupazione. Ciò che si chiede è di individuare dei percorsi partecipati e condivisi con i soggetti interessati, quindi dai gestori dei locali ai cittadini residenti, che portino a un cambio di mentalità che quest’amministrazione non può fare a meno di promuovere e incentivare, per ottenere una vocazione all’accoglienza con una più ampia capacità di offrire servizi qualificanti per i visitatori...e non mi riferisco solo al problema relativo alle limitazioni acustiche insensate, ma anche alla somministrazione di alimenti e bevande anche nei giorni festivi, che non è sempre garantita nella nostra città. 
           Questo ragionamento avrei voluto condividerlo con voi colleghi ben prima di oggi, ma spero almeno che possa essere portato avanti per l’anno prossimo.

Intervento nel corso del dibattito :


           A me spiace che il senso della mozione sia stato travisato, non ascoltato, non considerato e non soppesato adeguatamente. Perchè, da che mondo è mondo, l'italiano è una lingua particolarmente chiara: "Si impegnano il Sindaco e la Giunta Comunale a mettere in campo tutte le iniziative volte a individuare dei percorsi partecipati, che vedano protagonisti i soggetti interessati, dai gestori di locali ai cittadini residenti, finalizzati a individuare una deroga alla classificazione acustica comunale che permetta ai gestori dei locali all’aperto in città di offrire un servizio di animazione e di intrattenimento nei mesi estivi, con opportune limitazioni del livello sonoro e di orario che sappiano conciliare le esigenze degli abitanti del centro storico con la necessità di rendere più appetibile la capacità dello stesso centro di offrire un servizio di animazione in linea con la vocazione turistica della nostra città.
          Questa a voi sembra un'interrogazione? A me sembra una mozione in cui si chiede al Consiglio se ritiene opportuno impegnare la Giunta e l'amministrazione a portare avanti un percorso partecipato. Quindi, non mi sembra un'interrogazione.
          Una considerazione che è stata fatta sia dal centro sinistra che dal centro destra è che quando il centrosinistra presenta delle interrogazioni si nota una sorta di dispiacere a non poter partecipare a un dibattito, perchè l'interrogazione preclude la possibilità di svolgere un dibattito che a mio avviso è il sale della democrazia. Quindi, una mozione permette un dibattito che un'interrogazione non può permettere. Quindi, sinceramente, io preferisco una mozione che permette anche di arrivare a delle soluzioni condivise e a un po' di collaborazione.

          La formula di Notteggiando: il consigliere Rosina ha detto che non funziona? Io invito il consigliere Rosina a farsi un giro a Carbonia a "Notte Insieme" che è la copia carbone di Notteggiando, per vedere se la gente non compra nei negozi. La formula lì funziona, se ritenete che ad Iglesias non funzioni evidentemente i motivi sono altri. Vi invito a fare un giro a San Giovanni Suergiu in cui c'è un'altra manifestazione, che è un'altra copia carbone di Notteggiando, che si fa il martedì. Lì utilizzano un simpaticissimo strumento grande come un cellulare, il fonometro o rilevatore di decibel, con cui gli organizzatori della manifestazione rilevano istantaneamente il valore dei decibel, mettendo un limite sensato. E per sensato non si intende nè musica "da stadio" nè un limite impraticabile perchè lo si sta superando solo con due chiacchiere. 
          Guardate che a Notteggiando, nei punti dove non c'è musica, si arriva a oltre 100 decibel. Quindi questo (indicando il piano di classificazione acustica) non è rispettato. Quindi vogliamo far finta che sia rispettato, o vogliamo ragionare con una soluzione sensata che metta d'accordo tutti, residenti per primi? Io coi residenti, prima di depositare la mozione, ci ho parlato. E dicono "se per animazione si intende ciò che avviene per Notteggiando, con limitazioni adeguate e col termine a mezzanotte, a noi non disturba". E non si sta chiedendo nè di fare musica "da stadio" nè quant'altro, ma di permettere di fare animazione.

         Poi bisogna capire dove vogliamo andare. Perchè il turismo, parlando chiaro, vuol dire anche moneta che circola. Una città non può essere turistica "part time", deve essere turistica full time! E mandare via la gente che va nei locali e consuma la sera, vuol dire sfruttare al 20%
le possibilità che può dare una città! Abbiamo locali che sono veramente carini nel centro storico, e vederli vuoti di sabato sera ad agosto è desolante! Parlate coi ragazzi che hanno avuto l'ambizione e lo spirito di iniziativa di aprire un locale in centro oggi. Parlateci e sentite il loro punto di vista, ma vi diranno tutti la stessa cosa.



martedì 17 luglio 2012

Dichiarazione di voto e ritiro della mozione in merito alla modifica del regolamento per la disciplina dei matrimoni civili.

          La maggioranza di centro-destra al governo in città ripete anche in questo caso un modus operandi che l'ha più volte contraddistinta in passato: una volta che un problema è sollevato, messo in evidenza e preso in carico dai Consiglieri di opposizione attraverso un mezzo istituzionale come una mozione, la maggioranza si attiva in fretta e furia per predisporre una soluzione veloce (e in alcuni casi posticcia) al problema in questione. In questo caso, non ho potuto fare a meno di ritirare la mozione dato che la modifica al regolamento per la disciplina dei matrimoni civili è stata presa in carico nel periodo di tempo compreso tra il momento in cui la mozione è stata protocollata e il momento in cui sarebbe dovuta essere discussa e votata in consiglio.
         Ad ogni modo, fate queste dovute osservazioni, ciò che importa veramente è che il regolamento in questione è stato modificato, garantendo maggiori diritti a tutti i cittadini e le cittadine iglesienti che sceglieranno il matrimonio civile.

           

            Vorrei annunciare il voto a favore del gruppo di Sinistra, Ecologia e Libertà dichiarando anche quindi che verrà ritirata la mozione da noi presentata in merito appunto alla richiesta di modifica del regolamento, tenendo conto che questa modifica è stata richiesta da parte del centro-sinistra attraverso mezzo stampa, attraverso varie modalità che sono state poi finalizzate in una mozione che a questo punto non ha più senso discutere perchè l'obbiettivo è stato raggiunto, fermo restando che noi ci riterremo completamente soddisfatti quando la possibilità di celebrare i matrimoni civili verrà garantita anche la domenica, prendendo come esempio dei comuni virtuosi come Carbonia. 

            Tuttavia ci auguriamo che prossimamente i problemi vengano risolti prima che si verifichino delle eccezioni, perchè è avvenuto un caso particolare in cui appunto un matrimonio è stato celebrato di sabato pomeriggio per venire incontro a delle necessità sacrosante di alcuni cittadini di Iglesias, solo che noi come amministratori dobbiamo prenderci la briga di far si che il diritto venga garantito a tutti e che quindi se certi regolamenti sono vetusti o comunque non rispondono alle richieste ed esigenze dei nostri cittadini dobbiamo prenderci la briga di modificarli tempestivamente e per tempo, in maniera tale da garantire certi diritti a tutti. Per Sinistra, Ecologia e Libertà annuncio voto favorevole.

venerdì 29 giugno 2012

Articolo dell'Unione Sarda del 29 Giugno 2012 sulla mozione relativa all'animazione del centro cittadino

Testo della mozione "Animazione e spettacoli di intrattenimento nei locali all'aperto durante l'estate Iglesiente"

Ecco il testo della mozione depositata oggi, e che verrà discussa nel corso del prossimo Consiglio Comunale, in merito alle limitazioni e all'assenza di regolamento adeguato per la gestione di spettacoli di intrattenimento e animazione da parte dei gestori dei locali in città durante la stagione estiva. (Firmatari : Gianluca Tocco, Marta Testa, Simone Pinna, Franco Tocco, Laura Cicilloni, Francesco Melis)

(clicca nelle immagini per ingrandirle)

mercoledì 20 giugno 2012

Alcune considerazioni sulla mozione del centrosinistra iglesiente sulla trasparenza amministrativa


               Il tema che il centrosinistra, tramite questa mozione depositata da Marta Testa come prima firmataria, ha voluto portare all'attenzione dell'aula è un tema molto importante che è legato a doppio filo non solo con un tema importantissimo quale la trasparenza amministrativa, ma anche con l'allontanamento, la disaffezione e il cocente clima di antipolitica che ci circonda. Un clima di antipolitica largamente diffuso in tutta Italia e che ha radici ancora più profonde qui nel Sulcis Iglesiente, ovvero la provincia più povera d'Italia.
               Questo clima di antipolitica va combattuto con la buona politica innanzitutto, ma anche con trasparenza e condivisione assoluta del lavoro svolto dalle amministrazioni, e di tutte le informazioni quali i redditi dei componenti della Giunta e del Consiglio Comunale, provenienti da attività di qualunque genere o natura. Noi amministratori, maggioranza e opposizione, abbiamo ricevuto tutti un mandato dai cittadini iglesienti, un mandato che ha dato a tutti noi una responsabilità pubblica...e pertanto abbiamo il rigoroso dovere morale, in qualità di personaggi pubblici, di rendere accessibile con una semplice richiesta, o meglio con un semplice "clic" dei cittadini i nostri redditi, le nostre remunerazioni, i nostri rapporti e ruoli in società pubbliche e così via.
              Pertanto dobbiamo rendere massima la fruibilità, la disponibilità e l'accessibilità di tutte le informazioni possibili, di tutti gli atti, siano essi delibere dirigenziali, di giunta, di consiglio e anche mozioni, interrogazioni, interpellanze, ordini del giorno e così via.

             Mettiamoci un attimo nei panni di un nostro concittadino che fa visita al nostro sito internet per cercare un documento: entrando nell'albo pretorio online, ha bisogno di un'ora solo per capire come si consulta... un albo pretorio online che a volte risulta difficile da consultare anche per noi amministratori. Quindi, mi chiedo, come possiamo pensare che, organizzato in questa maniera, possa essere fruibile da un semplice cittadino che vuole utilizzare il suo sacrosanto diritto di informarsi?
            Parliamo poi della sparizione continua, come per magia, dei risultati delle elezioni comunali, e mi riferisco non solo alle passate elezioni del 2005 o del 2010, ma alle recentissime elezioni comunali del 2011 che hanno portato all'insediamento di questa maggioranza e di questo consiglio comunale. Tali risultati appaiono in maniera altalenante e decisamente sporadica, mentre invece ci vorrebbe poco a renderli consultabili permanentemente...e questa è un'altra carenza di informazioni, perchè un cittadino avrebbe modo di sapere, con un click, chi entrerebbe in Consiglio Comunale nel caso di una eventuale surroga.

           Un altro mistero riguarda il piano strategico Comunale, che qualcuno, erroneamente e forse con un po' di malizia, ha definito "il piano strategico di Pierluigi Carta". Tale piano strategico non era di Pierluigi Carta, che alcuni consiglieri della maggioranza continuano a voler evocare forse sentendone la mancanza, ma era ed è del Comune di Iglesias e rappresenta una dispendio e un investimento di risorse finanziarie e umane. Il piano strategico era consultabile attraverso un comodo sito appositamente dedicato e diviso in sezioni. Ora quel sito è magicamente sparito e reso inconsultabile... al chè verrebbe da pensare che sia una cosa voluta, ma il paradosso è che il logo del piano strategico "Iglesias 2016" appare in bella mostra nel homepage del sito del Comune, nel banner principale in alto a destra, e non solo lì. Dato che son stati spesi dei soldi pubblici sia per il piano strategico sia per pagare il dominio che lo ospitava e lo rendeva consultabile comodamente, sarebbe il caso che fosse reso nuovamente consultabile.
            Altre carenze del nostro sito comunale sono l'anagrafe online, non funzionante o se funzionante lo è in maniera completamente ignota, i comunicati stampa fermi al 2010, l'elenco dei Consiglieri Comunali incompleto e aggiornato alla prima seduta del Consiglio, e regolamenti non sempre aggiornati e fruibili.

            Insomma, nell'epoca in cui il principale canale d'informazione è ormai rappresentato da Internet, mezzo con cui il cittadino può attingere le informazioni senza muoversi da casa, in maniera rapida e veloce, il sito del Comune di Iglesias non si mostra affatto al passo coi tempi...alcuni problemi sono di aggiornamento e sono facilmente risolvibili, altri invece sono relativi a mancanze e lacune che devono essere risolte e colmate.

            Basta visitare i siti di altri comuni virtuosi, o il sito della Regione Sardegna, per rendersi conto dei passi da gigante che son stati fatti altrove per avvicinare l'ente regione o l'ente comune ai cittadini. Nel sito del Consiglio Regionale della Sardegna compaiono immediatamente, nella home page assieme ai regolamenti, le sezioni relative alle mozioni, agli ordini del giorno, alle interpellanze, alle interrogazioni e così via. C'è la possibilità di seguire in diretta video le sedute del Consiglio Regionale, e dato che anche quest'aula è dotata di telecamere e di parte della strumentazione per registrare non sarebbe fantascienza offrire lo stesso servizio nel sito del nostro comune.
           Gli aggiornamenti, i comunicati stampa, gli avvisi in bacheca sono in bella vista e seguiti con costanza. Invece noi abbiamo un servizio di registrazione al sito internet che ora come ora non funziona e quindi tanto servizio non è. Permettetemi poi di fare una digressione sugli atti e sulle convocazioni inoltrate a noi Consiglieri Comunali: io faccio parte di un partito che porta nel nome la parola "ecologia", e vedere che a distanza di un anno dall'inizio di questa consiliatura ho quattro raccoglitori pieni di delibere, mozioni, interrogazioni, ordini del giorno, convocazioni per consigli e commissioni è angosciante, dato che si tratta di uno spreco sia di carta sia di risorse, di tempo e di denaro.
           Siamo nell'era di internet, della posta elettronica certificata e della firma digitale...possibile che non possiamo fare in modo che gli atti ci vengano inviati in forma digitale, e solo su richiesta, magari dei Consiglieri più anziani abituati all'utilizzo del mezzo cartaceo, su carta? Sarebbe un grande risparmio di risorse, di carta e snellirebbe e alleggerirebbe il lavoro anche ai dipendenti del Comune.

           Penso che questo Consiglio Comunale e questa amministrazione abbiano ora la possibilità di dare un segnale chiaro di svolta per modernizzare e rendere veramente trasparente e partecipata l'attività dell'amministrazione comunale attraverso internet, il mezzo più gettonato dalla nostra generazione e da quelle che verranno.

martedì 19 giugno 2012

Articolo dell'Unione Sarda sulla mozione relativa al regolamento Comunale sui matrimoni civili

Il caso in Consiglio - AL CASTELLO SPOSI E SPOSASTRI. Regolamento sui matrimoni civili - mozione di SEL e del centrosinistra (primo firmatario Gianluca Tocco - SEL): regolamento aggirato. Tocco: << Nozze di sabato vietate, ma non per tutti >>.

Ecco l'articolo dell'Unione Sarda di martedì 19 Giugno 2012 sulla mozione presentata da SEL e dal centrosinistra iglesiente in merito al regolamento sui matrimoni civili. A destra l'articolo sui finanziamenti regionali per l'infanzia non richiesti dal Comune di Iglesias.

lunedì 18 giugno 2012

Testo della mozione sulla modifica del regolamento sulla celebrazione dei matrimoni civili

Ecco il testo della mozione depositata quest'oggi in merito alla modifica del regolamento comunale relativo alla disciplina modalità di celebrazione dei matrimoni civili. La mozione ha l'obiettivo di garantire parità di diritti tra i cittadini che scelgono di sposarsi con rito religioso e coloro che scelgono il rito civile. (Firmatari : Gianluca Tocco, Marta Testa, Simone Pinna, Franco Tocco, Laura Cicilloni)

(clicca sulle immagini per ingrandirle)

mercoledì 6 giugno 2012

In merito alla mozione del centro-sinistra su via Danimarca.


          Il quadro complessivo che si riscontra nella situazione relativa a via Danimarca e alle zone ad essa adiacenti è un'immagine di degrado, abbandono, assenza di opere di urbanizzazione tanto elementari quanto indispensabili, dei diritti sacrosanti per cittadini che pagano tasse, concessione edilizia e diritti di segreteria.
E' una realtà talmente evidente che basta una breve visita nella via per rendersi conto della gravità della situazione, una situazione in cui urgono interventi tempestivi e risposte concrete per i residenti.

           Via Danimarca non può essere bollata semplicemente come una via secondaria: la densità di traffico è infatti molto più elevata di quanto si possa pensare, dato che, oltre ai domiciliati nella stessa via, abbiamo inoltre più di dieci abitazioni aventi l'ingresso in via Vergine Maria che hanno garage e ingresso di servizio nel retro, quindi esattamente nel punto più disastrato della via Danimarca.
Pertanto, la situazione del manto stradale in condizioni oscene risulta essere un disagio e un pericolo non solo per i residenti di via Danimarca, ma anche per coloro che abitano in quel tratto di via Vergine Maria. La situazione è più un pericolo che un disagio perchè è accompagnata dall'assenza di illuminazione, che impedisce la notte di distinguere i fossi e le buche di un manto stradale sterrato e disastrato che ha causato fino ad oggi danni alle auto di residenti e non solo. L'illuminazione infatti si limita ad un unico lampione all'inizio della strada, con la linea elettrica che si ferma lì e lasciando tutto il resto dell' "anello" di Via Danimarca, che si ricongiunge in un altro punto di Via Vergine Maria, completamente al buio.

           Non parliamo poi dell'allaccio alla rete Abbanoa, che è distante decine di metri e tantissimi disagi, dato che i guasti e le perdite al di fuori delle abitazioni, ad esempio sotto il manto stradale non asfaltato, ricadano sulle tasche degli utenti perchè quella strada ad abbanoa risulta privata. Pensate che anche i contatori dell'acqua si trovano in via Vergine Maria, anche 40 metri lontano dalle abitazioni.
          Oppure ancora, gli scarichi fognari : si brancola nel buio quando si cerca di capire DOVE siano collegati e DOVE finiscano, e dato che la pendenza delle abitazioni punta perfettamente diritta verso un canneto, tutto questo lascia pensare le peggiori cose...pertanto bisognerebbe fare chiarezza al più presto su questo punto.
         A completare il quadro abbiamo un grosso serbatoio di gas a una decina di metri dalle abitazioni che è completamente circondato da erbacce secche alte due metri...e Dio solo sa cosa potrebbe succedere in caso di incendio, in una zona che è tra l'altro a forte rischio di congestionamento del traffico.
        Tutta questa situazione è insostenibile per cittadini regolarmente domiciliati, e che lamentano pure disparità di trattamento nelle concessioni edilizie, che hanno pagato e pagano regolarmente tasse e imposte e si vedono negare dei diritti sacrosanti per dei cittadini iglesienti.

venerdì 20 aprile 2012

Incontro coi cittadini di Nebida e conferenza stampa sulla mozione relativa alla situazione della zona "Nuova Masua".

Ecco l'articolo dell'Unione Sarda relativo alla conferenza stampa e all'incontro con i cittadini di Nebida che si è svolto ieri in merito alla mozione presentata dal centro-sinistra Iglesiente (primo firmatario Francesco Melis del PD) in merito alla situazione relativa alla proprietà degli immobili denominati “Nuova Masua”. Come rappresentanti del centro-sinistra in Consiglio Comunale eravamo presenti io per SEL e Francesco Melis e Laura Cicilloni per il Partito Democratico.

venerdì 2 marzo 2012

Sale Comunali gratuite: la ratifica della Commissione Cultura del comune di Iglesias.


La sala principale del Centro Culturale di Iglesias

La saletta del Centro Culturale di Iglesias
La Commissione Cultura - Pubblica Istruzione - Sport - Turismo - Spettacolo - Politiche giovanili nella seduta di ieri ha messo nero su bianco un regolamento in merito all'utilizzo delle sale comunali Centro Culturale, Remo Branca e Lepori. Finalmente, mesi dopo l'approvazione all'unanimità del Consiglio Comunale della mozione del centrosinistra in cui si è chiesto di ripristinare l'utilizzo gratuito delle sale per le associazioni non a scopo di lucro, ci si è incontrati per un passaggio successivo.

Nel regolamento son stati approfonditi alcuni aspetti in base alle linee guida proposte dal testo della mozione votato dal Consiglio, con la presenza del dirigente del settore cultura che ha dato alcune delucidazioni e chiarimenti, ed è stato votato all'unanimità dei presenti un regolamento che prevede :


- L'uso temporaneo gratuito delle sale comunali in questione  per le associazioni di no profit, gruppi, scuole, e singole persone operanti nel territorio comunale,  per tutte quelle iniziative aventi rilevanza sociale/culturale e comunque sempre senza scopo di lucro.
- Anche le associazioni ed enti non operanti nel territorio le cui iniziative mettono in risalto l’immagine della la città, previa richiesta e concessione del patrocinio del comune, possono utilizzare gratuitamente le sale comunali.

- In presenza di altre tipologia di richieste, previa richiesta e concessione del patrocinio del Comune, è fatta salva la possibilità del giunta comunale di concedere il patrocinio e l’uso gratuito delle sale per quelle iniziative che abbiamo una rilevanza ed un ritorno di immagine per la città,.

La sala "Remo Branca" in piazza Municipio
- E’ confermata la concessione gratuita delle sale ai partiti e ai movimenti politici per tutte le iniziative e manifestazioni in coincidenza di tornate  elettorali.

- Per tutti gli altri casi (iniziative a pagamento o ai fini propagandistici o pubblicitari) la sala sarà concessa in affitto come previsto tuttora dal regolamento vigente.

Per tutelare la struttura da eventuali danni alla stessa e alle attrezzature presenti e responsabilizzare coloro che ne usufruiranno si è decisa inoltre la previsione della stipula di un contratto/convenzione temporanea, da effettuare al momento della consegna delle chiavi dell'immobile in questione. Nel caso di concessione della sala per eventi a pagamento e/o a scopo di lucro che non siano considerabili rilevanti a fini culturali o sociali, si è proposto di versare al Comune una quota non inferiore ai cento euro, oltre ai costi di pulizia, corrente e così via, e di destinare queste somme per iiziative sociali e culturali.

La sala "Rita Lepori" durante una manifestazione
Spero vivamente che tutte queste scelte, condivise da Commissione e Consiglio, vengano prese in carico e messe in pratica il prima possibile, per restituire ai cittadini di Iglesias la possibilità di usufruire degli spazi comunali liberamente e per promuovere e incentivare tutte le iniziative culturali e sociali che le nostre splendide associazioni possono mettere in campo in città.
Spero inoltre che al più presto il Comune completi il censimento di tutti i locali comunali e delle associazioni che hanno fatto richiesta di una sede, mettendo in campo un regolamento preciso ed equo per la distribuzione degli spazi comunali.

mercoledì 30 novembre 2011

Presentazione della mozione sul ripristino dell'utilizzo gratuito di alcuni locali comunali - Consiglio Comunale del 29-11-2011

Non posso far altro che esprimere la mia soddisfazione relativamente al Consiglio Comunale di ieri: in un'atmosfera collaborativa e di condivisione di temi importanti per la cittadinanza, la mozione presentata da me e dagli altri Consiglieri Comunali di Sinistra, Ecologia e Libertà di Iglesias relativa alla modifica del regolamento sull'utilizzo dei locali comunali Sala Lepori, Centro Culturale e Sala Remo Branca è stata approvata all'unanimità dal Consiglio, dopo alcune doverose modifiche e precisazioni relative al dibattito tenutosi in aula in seguito alla sua presentazione. L'utilizzo gratuito delle sale in questione sarà garantito "nero su bianco" con una modifica al regolamento di cui si occuperanno la Commissione Cultura, di cui faccio parte anche io, e la Commissione Statuto.

Ecco l'audio del mio intervento di presentazione della mozione:


Ecco il contenuto, in formato testuale, del mio intervento di presentazione:

Viviamo in un paese, anzi in una società occidentale che negli ultimi decenni è andata tristemente promuovendo un modello di vita deculturata, che vive come fastidio e perdita di tempo un pensiero che rifletta su di sé e sulle cose. Oggi troppo spesso la cultura diventa evanescente, immateriale e vagamente definibile.
Ci troviamo al giorno d’oggi in un periodo di crisi globale che investe ambiti come quello politico ed economico, e troppo spesso, a vari livelli, è stata la cultura a diventare la vittima sacrificale, il settore più facilmente attaccabile, perchè “non dà da mangiare” e quindi rappresenta qualcosa a cui si può rinunciare senza eccessivi rimpianti.
Invece la cultura è sapere. La cultura è conoscenza. La cultura è matrice di sviluppo di ogni singolo aspetto della vita umana, la cultura è in grado di condizionarne la crescita, ed è capace di creare forme di aggregazione... E la cultura può e deve essere soggetto economico, deve e può essere motore di sviluppo e fautore a tutto tondo della crescita di ogni comunità.
Questo discorso vale soprattutto per città come la nostra: Iglesias è da sempre sinonimo e simbolo di cultura, una cultura che ha tante volte portato il nome della nostra città ben oltre la nostra regione e ben oltre il nostro paese.

Pertanto gli amministratori della città, e non parlo solo del Sindaco e della Giunta, ma di tutti noi Consiglieri che rappresentiamo ognuno la parte della città che ci ha dato fiducia, abbiamo l’importante compito di sostenere e di incentivare qualsiasi tipo di attività e di iniziativa che viene portata avanti da associazioni culturali, circoli e movimenti culturali che sono lo specchio dell’Iglesias che nonostante tutto vuole ancora investire nella cultura in tutte le sue diverse forme.

Qui ad Iglesias abbiamo associazioni che da anni e anni lavorano in città, coinvolgendo nelle loro attività tutte le fasce di età a partire dai bambini, fino agli adolescenti, ai giovani, agli adulti e agli anziani. Associazioni che sono no-profit, senza scopro di lucro e che risentono anch’esse del periodo di crisi in cui ci troviamo e che sentono ancora con maggiore esigenza la necessità di spazi pubblici per offrire il frutto del loro lavoro e della loro attività alla collettività intera.

Alla luce di tutto questo, lo spirito della delibera N.23 del Commissario Straordinario del 21/09/2010 sembra ancora di più aliena, distante dal contesto di cui parlato finora.
La delibera contiene il regolamento per l’utilizzo di alcuni locali Comunali, quali la Sala Lepori, un tempo aula magna del Liceo Scientifico, sita in via Isonzo, la sala Remo Branca all’interno del vecchio palazzo municipale e il Centro Culturale in via Grazia Deledda, con le sue due sale attualmente a disposizione, quella principale e quella piccola. Tali sale son particolarmente adatte per convegni, dibattiti, saggi e anche, in assenza di un teatro fruibile ai cittadini, per concerti e saggi di musica classica e non solo. Insomma, parliamo dei locali comunali, quindi di fatto patrimonio di tutti gli Iglesienti, che sono il luogo ideale per permettere a tutti i tipi di associazioni culturali di offrire il frutto del loro lavoro alla cittadinanza intera, alla collettività.
Premettendo che un regolamento per l’utilizzo delle sale era ed è indispensabile e penso che ciò non sia messo in discussione da nessuno all’interno di quest’aula consiliare, vorrei porre l’accento sul nòcciolo della questione.

La delibera N°23 disponeva che le suddette sale fossero utilizzabili tramite il pagamento di una quota di compartecipazione sulla base di tariffe che io non stento a definire assurde e inconcepibili: 100 euro al giorno per la sala Rita Lepori, 200 euro al giorno per la sala Remo Branca, 200 euro al giorno per la sala grande del Centro Culturale e 50 euro al giorno per la piccola stanza annessa al Centro Culturale.

Questa delibera aveva scatenato immediatamente, come penso molti di voi abbiano seguito nei giornali e non solo, la reazione e l’indignazione non solo degli esponenti delle associazioni cittadine, ma della cittadinanza intera.
Tant’è vero che il Commissario Governativo ha parzialmente “corretto il tiro” in un secondo momento con la Delibera Commissariale N°6 del 20 Gennaio 2011, in cui il regolamento contenuto nella precedente delibera viene modificato con una riduzione degli affitti, che tuttavia non riguarda tutte le sale in questione, dato che l’affitto della sala Remo Branca corrisponde sempre a 200 euro, e che tuttavia non risolve il problema nonostante gli affitti siano diminuiti a 50 euro per la Sala Lepori, 100 euro per il Centro Culturale (sala grande) e 25 euro per la saletta piccola dello stesso centro.

Le associazioni che producono cultura, che creano svariate forme di aggregazione, che di fatto sono l’unico modo in cui specie i giovani, privi di lavoro e di prospettive concrete per poterne avere uno, possano esprimersi, dare il meglio di se, formarsi e arricchirsi arricchendo così tutta la collettività, non possono permettersi dei costi simili, e di fatto la loro attività proprio nel momento più importante, quello che vede una sintesi del lavoro di tanti mesi, viene di fatto ostacolata da spese che non sono assolutamente sostenibili.
La “scappatoia” per evitare il pagamento dell’affitto è richiedere il patrocinio del Comune, tuttavia questo non può sempre avvenire, anche perchè la questione patrocinio esclude, ad esempio, sodalizi come quelli basati sull’autoaiuto, che per statuto non si appoggiano alle istituzioni: se lo facessero, peraltro, si creerebbe conflitto anche sulle “linee guida dell’autoaiuto”, già approvate dal Consiglio Comunale di Iglesias.
Inoltre vorrei anche sottolineare che dare appoggio alle associazioni cittadine è implicito nel nostro mandato, come recita il comma 3 dell’articolo 2 dello Statuto Comunale, secondo cui: “Il Comune riconosce nel volontariato e nell' associazionismo un' alta espressione di partecipazione e pluralismo che favorisce una più compiuta formazione dei cittadini e si impegna a garantirne e valorizzarne il ruolo nell' esercizio delle funzioni amministrative”.

La decisione di rendere fruibili le sale comunali in questione a pagamento è stata presa da un Commissario Straordinario, e non è stata quindi oggetto di discussione in un Consiglio Comunale eletto e votato dai cittadini Iglesienti quale il nostro. Pertanto noi qui oggi abbiamo la responsabilità di fronte alle associazioni e di fronte alla cittadinanza intera di esprimerci in merito e di venire incontro alle esigenze e alle istanze di una fetta importante della nostra città. Anche lei signor Sindaco nel suo programma ha parlato delle associazioni culturali e di volontariato che da anni operano in città, a cui deve essere garantito spazio e sostegno per le loro attività al servizio della cittadinanza.
Vorrei aggiungere anche un altro elemento utile per valutare la questione in discussione: in diversi altri comuni sardi con un numero di abitanti prossimo a quello di Iglesias, le sale comunali sono utilizzabili a titolo gratuito, come ad esempio avviene a Nuoro e a Carbonia.

Io nel mio intervento in merito alle linee programmatiche, signor Sindaco, ho parlato dei giovani che son stati costretti ad allontanarsi da Iglesias e dalla Sardegna per potersi garantire un futuro. Molti di questi giovani hanno una formazione professionale che trova riscontro e valorizzazione solamente lontano da qui e quindi parliamo di un bagaglio culturale che purtroppo non riusciamo a tenerci stretto, ce lo vediamo quasi sfuggire via dalle mani...e va a valorizzare altri luoghi, altre città e altri paesi del mondo. Questa emigrazione è dovuta troppo spesso alla mancanza di prospettive e di opportunità e una delle poche possibilità che abbiamo a disposizione per crearne di nuove, o almeno di buttare giù qualche idea che possa poi tramutarsi in opportunità concrete, è investire in cultura...e le associazioni rappresentano una risorsa inestimabile perche ciò possa avvenire e per questo vanno sostenute e incentivate. Per questo non si chiede al Comune, che si trova a fronteggiare dei tagli indiscriminati che arrivano a pioggia dal governo nazionale, di finanziare le associazioni – ancorché sia importantissimo trovare il modo per farlo, nei limiti del possibile - ma intanto di concedere l’utilizzo dei suoi locali gratuitamente, esattamente come ha fatto fino al termine del suo mandato la scorsa amministrazione, la sola, dopo tanti anni, che queste sale ha ristrutturato, rimodernato e reso fruibili alla cittadinanza, restituendo a Iglesias tre luoghi di aggregazione e discussione degni del ruolo che la città vuole continuare a ricoprire nel panorama culturale del territorio e della Sardegna.

Pertanto, il gruppo di Sinistra Ecologia e Libertà chiede che questo consiglio deliberi la modifica del regolamento delle sale comunali con l’annullamento dell’articolo 5 ripristinandone quindi l’utilizzo a titolo gratuito, trovando soluzioni alternative come ad esempio il deposito di una caparra che resta all’ente nel caso in cui il locale non venga restituito nelle medesime condizioni in cui era stato concesso. Perchè imporre il pagamento di un affitto per queste sale comunali crea un ostacolo per la libera circolazione delle idee, per l’associazionismo in ogni forma e non favorisce, ma ostacola, la partecipazione dei cittadini alla vita della comunità stessa.

domenica 16 ottobre 2011

Mozione di SEL Iglesias in merito alle sale comunali: articolo de "L'Unione Sarda" del 15-10-2011

Vi riporto l'articolo di Miriam Cappa pubblicato ne "L'Unione Sarda" di sabato 15-10-2011 in merito alla mozione in merito al regolamento dell'utilizzo di alcune sale comunali presentata da me e dagli altri consiglieri di SEL ad Iglesias. La mozione è stata citata quest'oggi anche dal quotidiano Sardegna 24.


sabato 15 ottobre 2011

Sale Comunali a pagamento: mozione presentata da Gianluca Tocco e dagli altri consiglieri di Sinistra, Ecologia e Libertà di Iglesias


Ieri mattina ho depositato in Comune la Mozione, firmata da me e dagli altri esponenti di Sinistra, Ecologia e Libertà in Consiglio (Simone Pinna, Franco Tocco e Marta Testa, capogruppo della lista civica "Iglesias in Testa" ma militante SEL) in cui si richiede la modifica del regolamento di alcuni locali comunali, ovvero la Sala "Rita Lepori" in via Isonzo, le due sale del Centro Culturale in via Cattaneo e la sala Remo Branca presso i locali del vecchio municipio. Il regolamento di queste sale è stato deliberato dal Commissario Governativo l'anno scorso e prevede il pagamento di un affitto per il loro utilizzo.
Dopo che pressochè tutte le associazioni culturali di Iglesias si sono schierate contro questa decisione presa a tavolino dal Commissario, una nuova delibera ha dimezzato il costo dell'affitto (tranne che per la Sala Remo Branca che è rimasto a quota 200 € al giorno). Tuttavia la politica ad Iglesias è sempre stata quella di concedere gratuitamente gli spazi comunali alle numerose associazioni culturali e di volontariato che da anni operano in città e sono motivo di orgoglio per noi iglesienti e che non possono sostenere tali spese essendo associazioni no profit.
Pertanto noi chiediamo che il regolamento venga modificato nuovamente e che venga ripristinato l'utilizzo gratuito di tali locali come è sempre stato fino ad oggi, ponendo al centro del dibattito cittadino una decisione che è stata presa da un Commissario Straordinario e non è stata affatto oggetto di discussione e di delibera da parte di un Consiglio Comunale eletto e votato dai cittadini Iglesienti.

Ecco il testo della mozione (clicca sulle immagini per ingrandirle):

martedì 26 luglio 2011

Secondo Consiglio Comunale ad Iglesias : commissioni consiliari,mozioni del centro-sinistra su Corsi Serali, Remunerazioni e Disservizi in Trenitalia.


Il clima si fa incandescente in Consiglio Comunale già dalla seconda seduta, in una maniera che personalmente non avevo preventivato.
La seduta è iniziata con la presentazione, da parte del Sindaco, dell'Assessore all'Urbanistica Prof. Arch. Giovanni Maria Campus, che ha salutato il Consiglio e garantito il suo impegno per il bene della città.

Il primo punto all'ordine del giorno è stato la comunicazione delle competenze delle commissioni consiliari permanenti, che per regolamento sono sei (pari al numero di Consiglieri diviso cinque), così risultanti:

1° Commissione : Bilancio, Personale, Programmazione, Decentramento Amministrativo, Attività Produttive

2° Commissione : Cultura, Spettacolo, Turismo, Sport, Politiche Giovanili, Pubblica Istruzione

3° Commissione : Urbanistica, Piani di Sviluppo

4° Commissione : Ambiente, Verde Pubblico, Protezione Civile

5° Commissione : Lavori Pubblici, Innovazioni Tecnologiche, Polizia Municipale, Viabilità e Traffico

6° Servizi Socio Assistenziali, Solidarietà Sociale, Problematiche della Famiglia

Le competenze sono state votate all'unanimità dal Consiglio.

Successivamente è stata illustrata da Laura Cicilloni (capogruppo PD) la mozione presentata dal centro-sinistra in merito all'abolizione dei corsi scolastici serali per adulti nel Comune di Iglesias. Tale mozione chiede al Sindaco e all'Assessore alla Pubblica Istruzione di impegnarsi a mettere in campo tutte le iniziative per evitare la chiusura dei corsi serali, di contribuire alla costruzione di un tavolo tecnico con le Province, la Regione, l'UPS, l'Anci e i sindacati per valutare le conseguenze possibili dovute alle iniziative assunte unilateralmente in merito dall'Ufficio Scolastico Regionale. La mozione chiede anche di sottolineare che la concertazione di cui sopra è indispensabile per la tutela del diritto soggettivo all'istruzione dei cittadini e delle cittadine sarde e per chiedere una correzione immediata delle ipotesi prospettate dall'Ufficio Scolastico Regionale.
L'Assessore all'Istruzione Biggio, al termine degli interventi dei Consiglieri Comunali, ha illustrato la disponibilità mostrata dal Comune con il patrocinio e il sostegno dell'iniziativa pubblica del comitato spontaneo degli studenti dell'istituto G. Ferraris, alla cui organizzazione ho collaborato anche io, che si è tenuta in Piazza Sella il giorno prima.
La mozione è stata discussa e votata all'unanimità dopo che, in Conferenza Capigruppo, si sono apportate alcune piccole modifiche nel testo richieste dai consiglieri di maggioranza.

Il momento in cui gli animi in consiglio si sono scaldati in maniera repentina e imprevista è stato quando si è passati a prendere in esame la mozione presentata dal centro-sinistra sulla rideterminazione degli emolumenti per gli amministratori comunali. In altre parole, la mozione con cui si chiedeva al Sindaco e agli altri amministratori di adeguare le loro remunerazioni alla fascia demografica di Iglesias, ovvero inferiore ai 30.000 abitanti, remunerazioni che erano state aumentate dal Commissario Governativo l'anno precedente.
La mozione è stata illustrata brevemente da Simone Pinna (capogruppo SEL) che ha preso atto che il contenuto della mozione è stato già recepito e messo in atto dalla Giunta, lanciando però una forte critica per l'operato del Commissario Governativo, che citando alcuni episodi, oltre a quello delle remunerazioni, ha mostrato di essere andato ben oltre l'ordinaria e neutra amministrazione da lui richiesta col suo incarico.
Da quel momento in poi il dibattito è degenerato, citando episodi e situazioni relativi al Consiglio Comunale in carica durante la giunta di Pierluigi Carta, con attacchi abbastanza duri mirati all'ex Sindaco e alla vecchia amministrazione. Attacchi che io valuto fuori luogo e sterile polemica, fuori dal tema in discussione in consiglio.

Una volta ritirata la mozione sulle remunerazioni si è passati all'ultimo punto all'ordine del giorno, ovvero la presentazione della mozione del centro-sinistra relativa alla mancata stipula del contratto di servizio di Trenitalia S.p.A. con la R.A.S. e sui disagi riscontrati nei servizi di trasporto pubblico extraurbani della medesima. In questa mozione si è richiesto al Sindaco e alla Giunta Comunale di attivarsi per la stipula del contratto di servizio tra Trenitalia S.p.A. (alla quale il governo ha assegnato direttamente i trasferimenti aggiuntivi del 2009) e la Regione Sardegna, in maniera tale da definire gli obbiettivi minimi standard qualitativi del servizio offerto, in maniera tale da poter essere monitorato dalla Regione. Si è richiesto anche l'impegno ad intervenire con urgenza per far si che venga garantito il rispetto dell'accordo inter-divisionale del 22 febbraio c.a. in maniera tale che le nostre migliori professionalità vengano ricollocate nel nostro territorio e non inviate in trasferta. Inoltre si è proposta la convocazione urgente di un tavolo tecnico con la Provincia e i Comuni interessati per verificare insieme la qualità e la solidità del nuovo piano orari di cui i pendolari si lamentano e per avere delle risposte in merito alle problematiche e alle disfunzioni sul servizio offerto dalla società di cui si parla nell'atto stesso.

Anche questa mozione, con alcune modifiche in Conferenza Capigruppo dovute al fatto che su alcuni aspetti il Comune non può intervenire, è stata approvata all'unanimità dal Consiglio Comunale.

Insomma il Consiglio Comunale è intervenuto in questioni sì importanti per il territorio, ma su cui la sua azione può incidere relativamente, dato che la responsabilità dei disagi relativi ai corsi serali e ai disservizi di Trenitalia S.p.A. è da cercare altrove. Per quanto riguarda la questione remunerazioni, mi ha colpito molto il fatto che la discussione più accesa in Consiglio sia avvenuta proprio in concomitanza di una mozione che, si sapeva già in partenza, non doveva più essere messa al vaglio del Consiglio per il fatto che la Giunta e il Sindaco avevano già provveduto a diminuire le loro remunerazioni.

mercoledì 20 luglio 2011

Consiglio Comunale straordinario convocato per il 25-07-2011

Il 25 Luglio alle ore 17.00 presso l'aula consiliare in Piazza Municipio si terrà una seduta straordinaria del Consiglio Comunale, in cui si individueranno le competenze delle sei Commissioni Consiliari Permanenti e si discuteranno tre mozioni presentate dal centro-sinistra: una in merito ai disagi riscontrati nel servizio di trasporto pubblico gestito da Trenitalia, una in merito alle remunerazioni degli amministratori comunali ed infine una relativa all'abolizione dei corsi serali per adulti nel Comune di Iglesias.

Come sempre rinnovo il mio invito a partecipare alla seduta (trasmessa comunque anche su Radio Arcobaleno)