La mia replica all'ex vicesindaco e alle sue dichiarazioni relative a far pagare a tutti l'utilizzo delle sale, anche alle associazioni senza scopo di lucro. Unione Sarda del 22 Febbraio 2013.
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venerdì 22 febbraio 2013
martedì 19 febbraio 2013
venerdì 15 febbraio 2013
La mia lettera al Commissario Ghiani in merito all'eterna vicenda sulle sale pubbliche comunali e l'utilizzo gratuito per le associazioni non a scopo di lucro
Al Commissario
Straordinario
del Comune di Iglesias
Dott. Antonio Giovanni
Ghiani
Oggetto : modifiche
al regolamento relativo all’utilizzo delle sale comunali Rita Lepori, Remo
Branca e Centro Culturale per utilizzo gratuito per associazioni non a scopo di
lucro.
Preg.mo Dott. Ghiani,
Le scrivo,
a nome mio e dei tanti cittadini che partecipano ogni giorno in prima persona o
indirettamente alle attività delle associazioni no profit iglesienti, per
sollecitare un Suo intervento in merito alla concessione gratuita delle sale
pubbliche comunali.
Più di un
anno fa, una mozione presentata dal gruppo di Sinistra, Ecologia e Libertà in
Consiglio Comunale, di cui ero primo firmatario, ha proposto l’utilizzo
gratuito delle sale comunali Remo Branca, Rita Lepori e Centro Culturale per le
associazioni non a scopo di lucro. La mozione è stata integrata e votata
all’unanimità dal Consiglio Comunale di Iglesias, con una chiara dimostrazione
di condivisione di intenti, dando compito alle commissioni pertinenti di
procedere alla modifica del regolamento secondo le indicazioni date dal
Consiglio stesso.
Tuttavia, dopo un passaggio in Commissione
Cultura, di cui ero uno dei componenti, le modifiche al regolamento vigente non
sono mai state esaminate in Commissione Bilancio e in Commissione Statuto, e
pertanto la volontà pienamente espressa dall’assemblea cittadina è stata
ignorata e le modifiche al regolamento non sono mai entrate in vigore.
L’unico sistema per ottenere l’usufrutto gratuito delle sale
in questione, per iniziative ed eventi, è la concessione del patrocinio da
parte del Comune, tuttavia questa soluzione stride con le normative che
disciplinano i gruppi di auto-aiuto, che de facto non possono richiedere il patrocinio
ma hanno diritto ad essere sostenute dal Comune, come previsto dalla Delibera
di Consiglio Comunale N°39 del 17-09-2009 “APPROVAZIONE
DELLE LINEE GUIDA SULL'AUTO AIUTO NELLA CITTA' DI IGLESIAS”.
Come Lei ben saprà, le sale
comunali sono concesse gratuitamente, per regolamento, ai gruppi riconducibili
a partiti e movimenti politici durante il periodo di campagna elettorale. Fermo
restando che è la legge che concede loro questo diritto, in un momento di
cocente sfiducia nella politica e nelle istituzioni sarebbe un ottimo segnale
garantire, tramite un regolamento chiaro e trasparente, la gratuità delle sale
comunali a chi ogni giorno opera nel campo del volontariato e delle
associazioni non a scopo di lucro, che rappresentano il simbolo di una città
che non vuole arrendersi ai drammi della disoccupazione e dell’attuale mancanza
di prospettive per il futuro.
In attesa di un Vostro riscontro,
le porgo cordiali saluti,
Gianluca Tocco, ex Consigliere Comunale
sabato 2 febbraio 2013
Nascita del comitato per la riapertura del Teatro Electra (articolo dell'Unione Sarda del 2 Febbraio 2013)
Gianluca Tocco : «Paghiamo il fatto di non avere un’amministrazione. Le sale pubbliche venivano concesse anche prima del 2010. I regolamenti generali per l’affidamento dei beni comunali esistono da anni. Raccogliamo le firme per far capire quanto la cultura interessa a Iglesias».
giovedì 17 gennaio 2013
Associazioni Iglesienti e sale comunali: Articolo dell'Unione Sarda del 17 Gennaio 2013 con alcune mie dichiarazioni in merito.
Articolo dell'Unione Sarda del 17 Gennaio 2012 sulla questione associazioni Iglesienti/sale comunali da assegnare in gestione, con le mie dichiarazioni in merito a una faccenda che seguo da anni.
Sono veramente convinto che la moltitudine di associazioni cittadine rappresenti un fiore all'occhiello, un cuore pulsante di una città che non si vuole rassegnare alla crisi e alla consequenziale diaspora di cervelli e di risorse umane. Al contrario infatti, rappresenta una delle poche vie fruibili che permette ai giovani e ai meno giovani di esprimersi, confrontarsi e lavorare insieme con un senso di appartenenza a una comunità a cui non possiamo e non dobbiamo rinunciare.
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martedì 25 settembre 2012
Sale comunali pubbliche non ancora gratuite: ecco la mia interpellanza per avere chiarimenti dall'amministrazione.
Nonostante la mozione sul ripristino della gratuità per le associazioni non a scopo di lucro delle sale comunali (centro culturale, sala Lepori e sala Remo Branca) da me presentata il 29 Novembre 2011 e condivisa da tutto il centrosinistra fosse stata votata a favore dal Consiglio Comunale all'unanimità, le modifiche richieste, dopo il passaggio in commissione Cultura, non sono state portate avanti. L'atto è stato forse arenato volutamente?
Per avere qualche doveroso chiarimento, ho depositato stamane quest'interpellanza: gli iglesienti vogliono sapere le motivazioni per cui una volontà chiaramente espressa dal Consiglio Comunale nella sua interezza non sia stata ancora presa in carico, dopo ben DIECI MESI, dall'amministrazione.
Per avere qualche doveroso chiarimento, ho depositato stamane quest'interpellanza: gli iglesienti vogliono sapere le motivazioni per cui una volontà chiaramente espressa dal Consiglio Comunale nella sua interezza non sia stata ancora presa in carico, dopo ben DIECI MESI, dall'amministrazione.
martedì 19 giugno 2012
Articolo dell'Unione Sarda sulla mozione relativa al regolamento Comunale sui matrimoni civili
Il caso in Consiglio - AL CASTELLO SPOSI E SPOSASTRI.
Regolamento sui matrimoni civili - mozione di SEL e del centrosinistra (primo firmatario Gianluca Tocco - SEL): regolamento aggirato. Tocco: << Nozze di sabato vietate, ma non per tutti >>.
Ecco l'articolo dell'Unione Sarda di martedì 19 Giugno 2012 sulla mozione presentata da SEL e dal centrosinistra iglesiente in merito al regolamento sui matrimoni civili. A destra l'articolo sui finanziamenti regionali per l'infanzia non richiesti dal Comune di Iglesias.
Ecco l'articolo dell'Unione Sarda di martedì 19 Giugno 2012 sulla mozione presentata da SEL e dal centrosinistra iglesiente in merito al regolamento sui matrimoni civili. A destra l'articolo sui finanziamenti regionali per l'infanzia non richiesti dal Comune di Iglesias.
lunedì 18 giugno 2012
Testo della mozione sulla modifica del regolamento sulla celebrazione dei matrimoni civili
Ecco il testo della mozione depositata quest'oggi in merito alla modifica del regolamento comunale relativo alla disciplina modalità di celebrazione dei matrimoni civili. La mozione ha l'obiettivo di garantire parità di diritti tra i cittadini che scelgono di sposarsi con rito religioso e coloro che scelgono il rito civile.
(Firmatari : Gianluca Tocco, Marta Testa, Simone Pinna, Franco Tocco, Laura Cicilloni)
(clicca sulle immagini per ingrandirle)
venerdì 2 marzo 2012
Sale Comunali gratuite: la ratifica della Commissione Cultura del comune di Iglesias.
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La sala principale del Centro Culturale di Iglesias |
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La saletta del Centro Culturale di Iglesias |
Nel regolamento son stati approfonditi alcuni aspetti in base alle linee guida proposte dal testo della mozione votato dal Consiglio, con la presenza del dirigente del settore cultura che ha dato alcune delucidazioni e chiarimenti, ed è stato votato all'unanimità dei presenti un regolamento che prevede :
- L'uso temporaneo gratuito delle sale comunali in questione per le associazioni di no profit, gruppi, scuole, e singole persone operanti nel territorio comunale, per tutte quelle iniziative aventi rilevanza sociale/culturale e comunque sempre senza scopo di lucro.
- Anche le associazioni ed enti non operanti nel territorio le cui iniziative mettono in risalto l’immagine della la città, previa richiesta e concessione del patrocinio del comune, possono utilizzare gratuitamente le sale comunali.
- In presenza di altre tipologia di richieste, previa richiesta e concessione del patrocinio del Comune, è fatta salva la possibilità del giunta comunale di concedere il patrocinio e l’uso gratuito delle sale per quelle iniziative che abbiamo una rilevanza ed un ritorno di immagine per la città,.
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La sala "Remo Branca" in piazza Municipio |
- Per tutti gli altri casi (iniziative a pagamento o ai fini propagandistici o pubblicitari) la sala sarà concessa in affitto come previsto tuttora dal regolamento vigente.
Per tutelare la struttura da eventuali danni alla stessa e alle attrezzature presenti e responsabilizzare coloro che ne usufruiranno si è decisa inoltre la previsione della stipula di un contratto/convenzione temporanea, da effettuare al momento della consegna delle chiavi dell'immobile in questione. Nel caso di concessione della sala per eventi a pagamento e/o a scopo di lucro che non siano considerabili rilevanti a fini culturali o sociali, si è proposto di versare al Comune una quota non inferiore ai cento euro, oltre ai costi di pulizia, corrente e così via, e di destinare queste somme per iiziative sociali e culturali.
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La sala "Rita Lepori" durante una manifestazione |
Spero inoltre che al più presto il Comune completi il censimento di tutti i locali comunali e delle associazioni che hanno fatto richiesta di una sede, mettendo in campo un regolamento preciso ed equo per la distribuzione degli spazi comunali.
domenica 4 dicembre 2011
mercoledì 30 novembre 2011
Presentazione della mozione sul ripristino dell'utilizzo gratuito di alcuni locali comunali - Consiglio Comunale del 29-11-2011
Non posso far altro che esprimere la mia soddisfazione relativamente al Consiglio Comunale di ieri: in un'atmosfera collaborativa e di condivisione di temi importanti per la cittadinanza, la mozione presentata da me e dagli altri Consiglieri Comunali di Sinistra, Ecologia e Libertà di Iglesias relativa alla modifica del regolamento sull'utilizzo dei locali comunali Sala Lepori, Centro Culturale e Sala Remo Branca è stata approvata all'unanimità dal Consiglio, dopo alcune doverose modifiche e precisazioni relative al dibattito tenutosi in aula in seguito alla sua presentazione. L'utilizzo gratuito delle sale in questione sarà garantito "nero su bianco" con una modifica al regolamento di cui si occuperanno la Commissione Cultura, di cui faccio parte anche io, e la Commissione Statuto.
Ecco l'audio del mio intervento di presentazione della mozione:
Ecco il contenuto, in formato testuale, del mio intervento di presentazione:
Viviamo in un paese, anzi in una società occidentale che negli ultimi decenni è andata tristemente promuovendo un modello di vita deculturata, che vive come fastidio e perdita di tempo un pensiero che rifletta su di sé e sulle cose. Oggi troppo spesso la cultura diventa evanescente, immateriale e vagamente definibile.
Ci troviamo al giorno d’oggi in un periodo di crisi globale che investe ambiti come quello politico ed economico, e troppo spesso, a vari livelli, è stata la cultura a diventare la vittima sacrificale, il settore più facilmente attaccabile, perchè “non dà da mangiare” e quindi rappresenta qualcosa a cui si può rinunciare senza eccessivi rimpianti.
Invece la cultura è sapere. La cultura è conoscenza. La cultura è matrice di sviluppo di ogni singolo aspetto della vita umana, la cultura è in grado di condizionarne la crescita, ed è capace di creare forme di aggregazione... E la cultura può e deve essere soggetto economico, deve e può essere motore di sviluppo e fautore a tutto tondo della crescita di ogni comunità.
Questo discorso vale soprattutto per città come la nostra: Iglesias è da sempre sinonimo e simbolo di cultura, una cultura che ha tante volte portato il nome della nostra città ben oltre la nostra regione e ben oltre il nostro paese.
Pertanto gli amministratori della città, e non parlo solo del Sindaco e della Giunta, ma di tutti noi Consiglieri che rappresentiamo ognuno la parte della città che ci ha dato fiducia, abbiamo l’importante compito di sostenere e di incentivare qualsiasi tipo di attività e di iniziativa che viene portata avanti da associazioni culturali, circoli e movimenti culturali che sono lo specchio dell’Iglesias che nonostante tutto vuole ancora investire nella cultura in tutte le sue diverse forme.
Qui ad Iglesias abbiamo associazioni che da anni e anni lavorano in città, coinvolgendo nelle loro attività tutte le fasce di età a partire dai bambini, fino agli adolescenti, ai giovani, agli adulti e agli anziani. Associazioni che sono no-profit, senza scopro di lucro e che risentono anch’esse del periodo di crisi in cui ci troviamo e che sentono ancora con maggiore esigenza la necessità di spazi pubblici per offrire il frutto del loro lavoro e della loro attività alla collettività intera.
Alla luce di tutto questo, lo spirito della delibera N.23 del Commissario Straordinario del 21/09/2010 sembra ancora di più aliena, distante dal contesto di cui parlato finora.
La delibera contiene il regolamento per l’utilizzo di alcuni locali Comunali, quali la Sala Lepori, un tempo aula magna del Liceo Scientifico, sita in via Isonzo, la sala Remo Branca all’interno del vecchio palazzo municipale e il Centro Culturale in via Grazia Deledda, con le sue due sale attualmente a disposizione, quella principale e quella piccola. Tali sale son particolarmente adatte per convegni, dibattiti, saggi e anche, in assenza di un teatro fruibile ai cittadini, per concerti e saggi di musica classica e non solo. Insomma, parliamo dei locali comunali, quindi di fatto patrimonio di tutti gli Iglesienti, che sono il luogo ideale per permettere a tutti i tipi di associazioni culturali di offrire il frutto del loro lavoro alla cittadinanza intera, alla collettività.
Premettendo che un regolamento per l’utilizzo delle sale era ed è indispensabile e penso che ciò non sia messo in discussione da nessuno all’interno di quest’aula consiliare, vorrei porre l’accento sul nòcciolo della questione.
La delibera N°23 disponeva che le suddette sale fossero utilizzabili tramite il pagamento di una quota di compartecipazione sulla base di tariffe che io non stento a definire assurde e inconcepibili: 100 euro al giorno per la sala Rita Lepori, 200 euro al giorno per la sala Remo Branca, 200 euro al giorno per la sala grande del Centro Culturale e 50 euro al giorno per la piccola stanza annessa al Centro Culturale.
Questa delibera aveva scatenato immediatamente, come penso molti di voi abbiano seguito nei giornali e non solo, la reazione e l’indignazione non solo degli esponenti delle associazioni cittadine, ma della cittadinanza intera.
Tant’è vero che il Commissario Governativo ha parzialmente “corretto il tiro” in un secondo momento con la Delibera Commissariale N°6 del 20 Gennaio 2011, in cui il regolamento contenuto nella precedente delibera viene modificato con una riduzione degli affitti, che tuttavia non riguarda tutte le sale in questione, dato che l’affitto della sala Remo Branca corrisponde sempre a 200 euro, e che tuttavia non risolve il problema nonostante gli affitti siano diminuiti a 50 euro per la Sala Lepori, 100 euro per il Centro Culturale (sala grande) e 25 euro per la saletta piccola dello stesso centro.
Le associazioni che producono cultura, che creano svariate forme di aggregazione, che di fatto sono l’unico modo in cui specie i giovani, privi di lavoro e di prospettive concrete per poterne avere uno, possano esprimersi, dare il meglio di se, formarsi e arricchirsi arricchendo così tutta la collettività, non possono permettersi dei costi simili, e di fatto la loro attività proprio nel momento più importante, quello che vede una sintesi del lavoro di tanti mesi, viene di fatto ostacolata da spese che non sono assolutamente sostenibili.
La “scappatoia” per evitare il pagamento dell’affitto è richiedere il patrocinio del Comune, tuttavia questo non può sempre avvenire, anche perchè la questione patrocinio esclude, ad esempio, sodalizi come quelli basati sull’autoaiuto, che per statuto non si appoggiano alle istituzioni: se lo facessero, peraltro, si creerebbe conflitto anche sulle “linee guida dell’autoaiuto”, già approvate dal Consiglio Comunale di Iglesias.
Inoltre vorrei anche sottolineare che dare appoggio alle associazioni cittadine è implicito nel nostro mandato, come recita il comma 3 dell’articolo 2 dello Statuto Comunale, secondo cui: “Il Comune riconosce nel volontariato e nell' associazionismo un' alta espressione di partecipazione e pluralismo che favorisce una più compiuta formazione dei cittadini e si impegna a garantirne e valorizzarne il ruolo nell' esercizio delle funzioni amministrative”.
La decisione di rendere fruibili le sale comunali in questione a pagamento è stata presa da un Commissario Straordinario, e non è stata quindi oggetto di discussione in un Consiglio Comunale eletto e votato dai cittadini Iglesienti quale il nostro. Pertanto noi qui oggi abbiamo la responsabilità di fronte alle associazioni e di fronte alla cittadinanza intera di esprimerci in merito e di venire incontro alle esigenze e alle istanze di una fetta importante della nostra città. Anche lei signor Sindaco nel suo programma ha parlato delle associazioni culturali e di volontariato che da anni operano in città, a cui deve essere garantito spazio e sostegno per le loro attività al servizio della cittadinanza.
Vorrei aggiungere anche un altro elemento utile per valutare la questione in discussione: in diversi altri comuni sardi con un numero di abitanti prossimo a quello di Iglesias, le sale comunali sono utilizzabili a titolo gratuito, come ad esempio avviene a Nuoro e a Carbonia.
Io nel mio intervento in merito alle linee programmatiche, signor Sindaco, ho parlato dei giovani che son stati costretti ad allontanarsi da Iglesias e dalla Sardegna per potersi garantire un futuro. Molti di questi giovani hanno una formazione professionale che trova riscontro e valorizzazione solamente lontano da qui e quindi parliamo di un bagaglio culturale che purtroppo non riusciamo a tenerci stretto, ce lo vediamo quasi sfuggire via dalle mani...e va a valorizzare altri luoghi, altre città e altri paesi del mondo. Questa emigrazione è dovuta troppo spesso alla mancanza di prospettive e di opportunità e una delle poche possibilità che abbiamo a disposizione per crearne di nuove, o almeno di buttare giù qualche idea che possa poi tramutarsi in opportunità concrete, è investire in cultura...e le associazioni rappresentano una risorsa inestimabile perche ciò possa avvenire e per questo vanno sostenute e incentivate. Per questo non si chiede al Comune, che si trova a fronteggiare dei tagli indiscriminati che arrivano a pioggia dal governo nazionale, di finanziare le associazioni – ancorché sia importantissimo trovare il modo per farlo, nei limiti del possibile - ma intanto di concedere l’utilizzo dei suoi locali gratuitamente, esattamente come ha fatto fino al termine del suo mandato la scorsa amministrazione, la sola, dopo tanti anni, che queste sale ha ristrutturato, rimodernato e reso fruibili alla cittadinanza, restituendo a Iglesias tre luoghi di aggregazione e discussione degni del ruolo che la città vuole continuare a ricoprire nel panorama culturale del territorio e della Sardegna.
Pertanto, il gruppo di Sinistra Ecologia e Libertà chiede che questo consiglio deliberi la modifica del regolamento delle sale comunali con l’annullamento dell’articolo 5 ripristinandone quindi l’utilizzo a titolo gratuito, trovando soluzioni alternative come ad esempio il deposito di una caparra che resta all’ente nel caso in cui il locale non venga restituito nelle medesime condizioni in cui era stato concesso. Perchè imporre il pagamento di un affitto per queste sale comunali crea un ostacolo per la libera circolazione delle idee, per l’associazionismo in ogni forma e non favorisce, ma ostacola, la partecipazione dei cittadini alla vita della comunità stessa.
Ecco l'audio del mio intervento di presentazione della mozione:
Ecco il contenuto, in formato testuale, del mio intervento di presentazione:
Viviamo in un paese, anzi in una società occidentale che negli ultimi decenni è andata tristemente promuovendo un modello di vita deculturata, che vive come fastidio e perdita di tempo un pensiero che rifletta su di sé e sulle cose. Oggi troppo spesso la cultura diventa evanescente, immateriale e vagamente definibile.
Ci troviamo al giorno d’oggi in un periodo di crisi globale che investe ambiti come quello politico ed economico, e troppo spesso, a vari livelli, è stata la cultura a diventare la vittima sacrificale, il settore più facilmente attaccabile, perchè “non dà da mangiare” e quindi rappresenta qualcosa a cui si può rinunciare senza eccessivi rimpianti.
Invece la cultura è sapere. La cultura è conoscenza. La cultura è matrice di sviluppo di ogni singolo aspetto della vita umana, la cultura è in grado di condizionarne la crescita, ed è capace di creare forme di aggregazione... E la cultura può e deve essere soggetto economico, deve e può essere motore di sviluppo e fautore a tutto tondo della crescita di ogni comunità.
Questo discorso vale soprattutto per città come la nostra: Iglesias è da sempre sinonimo e simbolo di cultura, una cultura che ha tante volte portato il nome della nostra città ben oltre la nostra regione e ben oltre il nostro paese.
Pertanto gli amministratori della città, e non parlo solo del Sindaco e della Giunta, ma di tutti noi Consiglieri che rappresentiamo ognuno la parte della città che ci ha dato fiducia, abbiamo l’importante compito di sostenere e di incentivare qualsiasi tipo di attività e di iniziativa che viene portata avanti da associazioni culturali, circoli e movimenti culturali che sono lo specchio dell’Iglesias che nonostante tutto vuole ancora investire nella cultura in tutte le sue diverse forme.
Qui ad Iglesias abbiamo associazioni che da anni e anni lavorano in città, coinvolgendo nelle loro attività tutte le fasce di età a partire dai bambini, fino agli adolescenti, ai giovani, agli adulti e agli anziani. Associazioni che sono no-profit, senza scopro di lucro e che risentono anch’esse del periodo di crisi in cui ci troviamo e che sentono ancora con maggiore esigenza la necessità di spazi pubblici per offrire il frutto del loro lavoro e della loro attività alla collettività intera.
Alla luce di tutto questo, lo spirito della delibera N.23 del Commissario Straordinario del 21/09/2010 sembra ancora di più aliena, distante dal contesto di cui parlato finora.
La delibera contiene il regolamento per l’utilizzo di alcuni locali Comunali, quali la Sala Lepori, un tempo aula magna del Liceo Scientifico, sita in via Isonzo, la sala Remo Branca all’interno del vecchio palazzo municipale e il Centro Culturale in via Grazia Deledda, con le sue due sale attualmente a disposizione, quella principale e quella piccola. Tali sale son particolarmente adatte per convegni, dibattiti, saggi e anche, in assenza di un teatro fruibile ai cittadini, per concerti e saggi di musica classica e non solo. Insomma, parliamo dei locali comunali, quindi di fatto patrimonio di tutti gli Iglesienti, che sono il luogo ideale per permettere a tutti i tipi di associazioni culturali di offrire il frutto del loro lavoro alla cittadinanza intera, alla collettività.
Premettendo che un regolamento per l’utilizzo delle sale era ed è indispensabile e penso che ciò non sia messo in discussione da nessuno all’interno di quest’aula consiliare, vorrei porre l’accento sul nòcciolo della questione.
La delibera N°23 disponeva che le suddette sale fossero utilizzabili tramite il pagamento di una quota di compartecipazione sulla base di tariffe che io non stento a definire assurde e inconcepibili: 100 euro al giorno per la sala Rita Lepori, 200 euro al giorno per la sala Remo Branca, 200 euro al giorno per la sala grande del Centro Culturale e 50 euro al giorno per la piccola stanza annessa al Centro Culturale.
Questa delibera aveva scatenato immediatamente, come penso molti di voi abbiano seguito nei giornali e non solo, la reazione e l’indignazione non solo degli esponenti delle associazioni cittadine, ma della cittadinanza intera.
Tant’è vero che il Commissario Governativo ha parzialmente “corretto il tiro” in un secondo momento con la Delibera Commissariale N°6 del 20 Gennaio 2011, in cui il regolamento contenuto nella precedente delibera viene modificato con una riduzione degli affitti, che tuttavia non riguarda tutte le sale in questione, dato che l’affitto della sala Remo Branca corrisponde sempre a 200 euro, e che tuttavia non risolve il problema nonostante gli affitti siano diminuiti a 50 euro per la Sala Lepori, 100 euro per il Centro Culturale (sala grande) e 25 euro per la saletta piccola dello stesso centro.
Le associazioni che producono cultura, che creano svariate forme di aggregazione, che di fatto sono l’unico modo in cui specie i giovani, privi di lavoro e di prospettive concrete per poterne avere uno, possano esprimersi, dare il meglio di se, formarsi e arricchirsi arricchendo così tutta la collettività, non possono permettersi dei costi simili, e di fatto la loro attività proprio nel momento più importante, quello che vede una sintesi del lavoro di tanti mesi, viene di fatto ostacolata da spese che non sono assolutamente sostenibili.
La “scappatoia” per evitare il pagamento dell’affitto è richiedere il patrocinio del Comune, tuttavia questo non può sempre avvenire, anche perchè la questione patrocinio esclude, ad esempio, sodalizi come quelli basati sull’autoaiuto, che per statuto non si appoggiano alle istituzioni: se lo facessero, peraltro, si creerebbe conflitto anche sulle “linee guida dell’autoaiuto”, già approvate dal Consiglio Comunale di Iglesias.
Inoltre vorrei anche sottolineare che dare appoggio alle associazioni cittadine è implicito nel nostro mandato, come recita il comma 3 dell’articolo 2 dello Statuto Comunale, secondo cui: “Il Comune riconosce nel volontariato e nell' associazionismo un' alta espressione di partecipazione e pluralismo che favorisce una più compiuta formazione dei cittadini e si impegna a garantirne e valorizzarne il ruolo nell' esercizio delle funzioni amministrative”.
La decisione di rendere fruibili le sale comunali in questione a pagamento è stata presa da un Commissario Straordinario, e non è stata quindi oggetto di discussione in un Consiglio Comunale eletto e votato dai cittadini Iglesienti quale il nostro. Pertanto noi qui oggi abbiamo la responsabilità di fronte alle associazioni e di fronte alla cittadinanza intera di esprimerci in merito e di venire incontro alle esigenze e alle istanze di una fetta importante della nostra città. Anche lei signor Sindaco nel suo programma ha parlato delle associazioni culturali e di volontariato che da anni operano in città, a cui deve essere garantito spazio e sostegno per le loro attività al servizio della cittadinanza.
Vorrei aggiungere anche un altro elemento utile per valutare la questione in discussione: in diversi altri comuni sardi con un numero di abitanti prossimo a quello di Iglesias, le sale comunali sono utilizzabili a titolo gratuito, come ad esempio avviene a Nuoro e a Carbonia.
Io nel mio intervento in merito alle linee programmatiche, signor Sindaco, ho parlato dei giovani che son stati costretti ad allontanarsi da Iglesias e dalla Sardegna per potersi garantire un futuro. Molti di questi giovani hanno una formazione professionale che trova riscontro e valorizzazione solamente lontano da qui e quindi parliamo di un bagaglio culturale che purtroppo non riusciamo a tenerci stretto, ce lo vediamo quasi sfuggire via dalle mani...e va a valorizzare altri luoghi, altre città e altri paesi del mondo. Questa emigrazione è dovuta troppo spesso alla mancanza di prospettive e di opportunità e una delle poche possibilità che abbiamo a disposizione per crearne di nuove, o almeno di buttare giù qualche idea che possa poi tramutarsi in opportunità concrete, è investire in cultura...e le associazioni rappresentano una risorsa inestimabile perche ciò possa avvenire e per questo vanno sostenute e incentivate. Per questo non si chiede al Comune, che si trova a fronteggiare dei tagli indiscriminati che arrivano a pioggia dal governo nazionale, di finanziare le associazioni – ancorché sia importantissimo trovare il modo per farlo, nei limiti del possibile - ma intanto di concedere l’utilizzo dei suoi locali gratuitamente, esattamente come ha fatto fino al termine del suo mandato la scorsa amministrazione, la sola, dopo tanti anni, che queste sale ha ristrutturato, rimodernato e reso fruibili alla cittadinanza, restituendo a Iglesias tre luoghi di aggregazione e discussione degni del ruolo che la città vuole continuare a ricoprire nel panorama culturale del territorio e della Sardegna.
Pertanto, il gruppo di Sinistra Ecologia e Libertà chiede che questo consiglio deliberi la modifica del regolamento delle sale comunali con l’annullamento dell’articolo 5 ripristinandone quindi l’utilizzo a titolo gratuito, trovando soluzioni alternative come ad esempio il deposito di una caparra che resta all’ente nel caso in cui il locale non venga restituito nelle medesime condizioni in cui era stato concesso. Perchè imporre il pagamento di un affitto per queste sale comunali crea un ostacolo per la libera circolazione delle idee, per l’associazionismo in ogni forma e non favorisce, ma ostacola, la partecipazione dei cittadini alla vita della comunità stessa.
domenica 16 ottobre 2011
Mozione di SEL Iglesias in merito alle sale comunali: articolo de "L'Unione Sarda" del 15-10-2011
Vi riporto l'articolo di Miriam Cappa pubblicato ne "L'Unione Sarda" di sabato 15-10-2011 in merito alla mozione in merito al regolamento dell'utilizzo di alcune sale comunali presentata da me e dagli altri consiglieri di SEL ad Iglesias. La mozione è stata citata quest'oggi anche dal quotidiano Sardegna 24.
sabato 15 ottobre 2011
Sale Comunali a pagamento: mozione presentata da Gianluca Tocco e dagli altri consiglieri di Sinistra, Ecologia e Libertà di Iglesias

Ieri mattina ho depositato in Comune la Mozione, firmata da me e dagli altri esponenti di Sinistra, Ecologia e Libertà in Consiglio (Simone Pinna, Franco Tocco e Marta Testa, capogruppo della lista civica "Iglesias in Testa" ma militante SEL) in cui si richiede la modifica del regolamento di alcuni locali comunali, ovvero la Sala "Rita Lepori" in via Isonzo, le due sale del Centro Culturale in via Cattaneo e la sala Remo Branca presso i locali del vecchio municipio. Il regolamento di queste sale è stato deliberato dal Commissario Governativo l'anno scorso e prevede il pagamento di un affitto per il loro utilizzo.
Dopo che pressochè tutte le associazioni culturali di Iglesias si sono schierate contro questa decisione presa a tavolino dal Commissario, una nuova delibera ha dimezzato il costo dell'affitto (tranne che per la Sala Remo Branca che è rimasto a quota 200 € al giorno). Tuttavia la politica ad Iglesias è sempre stata quella di concedere gratuitamente gli spazi comunali alle numerose associazioni culturali e di volontariato che da anni operano in città e sono motivo di orgoglio per noi iglesienti e che non possono sostenere tali spese essendo associazioni no profit.
Pertanto noi chiediamo che il regolamento venga modificato nuovamente e che venga ripristinato l'utilizzo gratuito di tali locali come è sempre stato fino ad oggi, ponendo al centro del dibattito cittadino una decisione che è stata presa da un Commissario Straordinario e non è stata affatto oggetto di discussione e di delibera da parte di un Consiglio Comunale eletto e votato dai cittadini Iglesienti.
Ecco il testo della mozione (clicca sulle immagini per ingrandirle):
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