mercoledì 30 maggio 2012

Articolo dell'Unione Sarda sull'interpellanza relativa all'assunzione dell'avvocato comunale


Consiglio

«Perché tante incertezze sull'avvocato del Comune?»

Prima l'affidamento diretto dell'incarico per le vertenze legali a due avvocati, revocato a distanza di poco tempo per le proteste di minoranza e professionisti; poi il concorso pubblico per l'assunzione di un avvocato a tempo pieno, anch'esso revocato. Sembra che le dimissioni di Roberto Angioni, per diversi anni legale del Comune, abbiano creato confusione nel Palazzo per quanto riguarda l'adozione degli atti necessari alla nomina del suo sostituto.
Circostanze che hanno spinto i consiglieri della minoranza a presentare un'interpellanza al sindaco Gino Perseu, al presidente del Consiglio Piero Carta e al segretario Michele Cuccu. Nel documento (prima firmataria Marta Testa, seguita da Paola Pintore, Simone Pinna, Gianluca Tocco, Franco Tocco e Laura Cicilloni) vengono ripercorse le tappe che, da luglio 2011, hanno caratterizzato la questione legata all'individuazione del sostituto dell'avvocato Angioni.
I consiglieri chiedono «come sia possibile che ogni volta che l'amministrazione affronta il tema della nomina del legale, incappi in incidenti di percorso che portano alla revoca degli atti dalla stessa emanati e all'annullamento di concorsi». (c. s.)

martedì 22 maggio 2012

Centrodestra Iglesiente : ci sei o ci fai?

Penso che questa panoramica generale di articoli di giornale di questi ultimi mesi rappresenti il concetto di priorità espresso dalla maggioranza di centro-destra al governo in città, e il loro concetto di amministrazione e costanza. Si commenta perfettamente da sola.


lunedì 21 maggio 2012

Alcune considerazioni su "Monumenti aperti 2012" ad Iglesias.


           Penso che monumenti aperti ad Iglesias sia la dimostrazione che le potenzialità della nostra città, dal punto di vista storico, culturale e artistico, sono sfruttate al 10% in chiave turistica. Forse addirittura meno.Bisognerebbe lavorare a fondo per creare una rete di itinerari, di visite frequenti, bisognerebbe rendere veramente fruibile tutto il patrimonio che abbiamo a portata di mano, e valorizzarlo pienamente. Bisognerebbe sfruttare ampiamente mezzi come la rete e internet per informare, pubblicizzare e catalizzare l'attenzione, e quindi fare in modo di far conoscere la nostra splendida città e il suo territorio, e fare in modo che chi venga a visitarla vada via a malincuore ma soddisfatto, e con la voglia di tornare.

          Devo rivolgere i miei più vivi complimenti a tutti i volontari che in questi due giorni di manifestazione, e durante i mesi precedenti di organizzazione, hanno svolto un lavoro esemplare e professionale bypassando completamente le insidie del maltempo che, si temeva, avrebbe condizionato la sua buona riuscita. Ringrazio in particolar modo chi (senza fare nomi) garantisce ogni anno un impegno costante per la riuscita e il miglioramento, edizione dopo edizione, di questa importante manifestazione.

          Una pecca costante di Iglesias, una grave mancanza, è stata (almeno, negli anni da me vissuti) quella di dividersi in diecimila fazioni/fazioncine/orticelli, magari solo in base ad antipatie, personalismi, litigi o discussioni di carattere spesso privato e personale...e troppo spesso si è scelta la via della scissione (che equivale, ahimè, troppo spesso a una divisione di forze e alla perdita di risorse e motivazione per portare avanti un obbiettivo) piuttosto che quella del dialogo, del ragionamento, del superare certe cose piuttosto che legarsele al dito, e di non togliersi mai dalla testa un'obbiettivo comune.

         Devo dire invece che finalmente, per quanto riguarda monumenti aperti, ho visto lavorare per un obbiettivo comune associazioni di natura diversa, persone differenti, persone appartenenti a schieramenti politici contrapposti...tutti insieme col fine ultimo di valorizzare le bellezze artistiche, storiche e naturali della nostra bella città.
         Dovremmo farlo più spesso, anche in altri momenti e contesti...senza portare avanti guerre di quartiere che troppo spesso ci hanno tolto tanto e dato poco, anzi niente.

giovedì 10 maggio 2012

Monumenti aperti 2012 : elenco siti visitabili ad Iglesias.


ELENCO SITI VISITABILI:

Archivio Storico
Casa Rodriguez
Castello Salvaterra
Cattedrale di Santa Chiara
Chiesa del Santo Salvatore
Chiesa della Purissima 
Chiesa di Nostra Signora di Valverde
Chiesa di San Domenico
Chiesa di San Francesco D'Assisi
Chiesa di Sant’Antonio Abate
Chiesa Oratorio di San Michele
Chiostro di San Francesco
Cimitero Monumentale
Cinema Electra
Esposizione delle Macchine da Miniera
Ex Mattatoio
Galleria Villamarina
Galleria e Laveria Lamarmora
Giardini Pubblici
Istituto Tecnico Industriale Minerario
Itinerari nel Centro Storico
Itinerario del Liberty
Liceo artistico
Mostra Collezione Pistis Corsi
Mura Pisane
Museo della Civiltà Mineraria 
Museo della Memoria - Casa del Combattente
Museo dell’Arte Mineraria
Museo Etnografico presso Cantina Aru
Palazzina Bellavista e Foresteria Impiegati
Palazzina dell’Associazione Mineraria Sarda
Palazzo Liberty
Parco di Villa Boldetti
Piazza Lamarmora
Piazza Municipio e Palazzo Civico
Piazza Oberdan
Piazza Sella
Porto Flavia
Santuario di Nostra Signora delle Grazie
Scuola-Museo di Monteponi
Sito archeologico di Corongiu'e Mari


Mi raccomando non perdetevi l'occasione di visitare alcuni monumenti che vengono resi fruibili al pubblico solo in queste rare occasioni! Il 19 e 20 Dicembre non mancate all'appuntamento!

Ecco anche il link alla brochure ufficiale dell'evento : http://issuu.com/monumentiaperti/docs/iglesias_2012?mode=window&viewMode=doublePage

mercoledì 2 maggio 2012

Considerazioni sui Referendum Regionali del 6 Maggio.


Alcune mie considerazioni e riflessioni sugli imminenti referendum regionali:

1 - il mezzo del referendum, da che mondo è mondo, dovrebbe essere utilizzato per far decidere al popolo che posizione prendere in temi trasversali, che vanno aldilà della politica: aborto, caccia, nucleare, acqua, e così via. Qui si sta parlando invece di tematiche che vengono promosse da un "comitato del sì" che, a differenza dei normali referendum, è composto da gente che IN QUESTO MOMENTO è AL GOVERNO della Regione Sardegna, pagati la bellezza di migliaia di euro al mese per governarci... Ora: dato che c'è tutta questa trasversalità nello schieramento del sì, mi chiedo innanzitutto il perchè debbano far scomodare noi quando sono stati eletti e sono strapagati per governare e legiferare a livello di regione autonoma?

2) C'è una contraddizione infinita tra la questione relativa all'abolizione delle province e alla diminuzione del numero dei consiglieri regionali... come possono promuovere entrambe le cose in contemporanea? La Sardegna è una regione che è in condizioni pietose, e togliendo sia province che consiglieri si toglie RAPPRESENTANZA ai singoli territori...magari del territorio di Lanusei, facendo un esempio qualsiasi, non viene eletto nessun consigliere, e ce ne saranno decine di Cagliari. Risultato? Nessuno curerà gli interessi di Lanusei, promuovendo la politica dell'accentramento del potere e delle lobby a Cagliari e Sassari, come tra l'altro si sta facendo in ambito sanitario, universitario e in tanti altri. Quindi, per questo motivo, i quattro quesiti sull'abolizione delle province nuove non li condivido, soprattutto perchè rischieremo di rimetterci nelle mani di Cagliari che da sempre ha curato poco, se non ignorato, le esigenze del Sulcis Iglesiente.

3) Un referendum che viene spacciato per "diminuzione delle remunerazioni dei Consiglieri Regionali" in realtà, nel quesito sottoposto, dice una cosa diversa: chiede "vuoi tu ABROGARE la legge regionale che prevede il tetto massimo di remunerazioni dei Consiglieri Regionali?"...Quindi, rispondendo sì, non si sta dicendo di abbassare gli stipendi, ma di abrogare la legge sul tetto massimo delle remunerazioni...e da cosa verrà sostituita? Dove sta scritto che i sardi si esprimono per diminuire le remunerazioni? Dove sta scritto che questo tetto massimo non verrà addirittura aumentato?

4) Lo statuto sardo: in pratica ci si sta chiedendo di dire "sì" a mettere in mano ai sardi (coloro che l'altro ieri hanno votato in massa per mettere la Sardegna in mano a uno scagnozzo di Berlusconi) la riforma dello statuto della Regione...senza dare linee guida su come debba essere riformato!! In pratica è come se ci dicessero di annullare la costituzione italiana e rifarla daccapo, senza chiederci COSA METTERCI DENTRO. Dato che lo statuto va benissimo così com'è e il problema è solo che non viene applicato, e l'unico che ha cercato di farlo applicare, Renato Soru, è stato trombato dai sardi stessi che hanno voluto gettarsi ai piedi di Berlusconi, io non voto "sì" per dare nelle mani di quegli stessi sardi la possibilità di rifare lo statuto alla cieca, senza indirizzi e linee guida. Uno statuto c'è e andrebbe solo rispettato e applicato decentemente, ed è stato a suo tempo, elaborato da persone di ben altra levatura morale e caratura politica rispetto a coloro che occupano attualmente gli stessi posti.

5) Abolizione di consigli di amministrazione di enti ed entini vari: sulla carta potrei essere d'accordo, perchè c'è una spesa incredibile e si da spazio a trombati di vario genere...ma prendiamo un esempio qualsiasi: l'ente X. Mettiamo il caso che nel CDA dell'ente X ci siano dei referenti di varie lobby e interessi trasversali...con questo "sì", in pratica si dichiara di preferire che l'ente X sia gestito da una sola persona...e se questa unica persona fosse il re dei trombati? Stiamo mettendo un feudo in mano a una sola persona.

E' principalmente per queste motivazioni che, al referendum, mi asterrò.