venerdì 29 giugno 2012

Articolo dell'Unione Sarda del 29 Giugno 2012 sulla mozione relativa all'animazione del centro cittadino

Testo della mozione "Animazione e spettacoli di intrattenimento nei locali all'aperto durante l'estate Iglesiente"

Ecco il testo della mozione depositata oggi, e che verrà discussa nel corso del prossimo Consiglio Comunale, in merito alle limitazioni e all'assenza di regolamento adeguato per la gestione di spettacoli di intrattenimento e animazione da parte dei gestori dei locali in città durante la stagione estiva. (Firmatari : Gianluca Tocco, Marta Testa, Simone Pinna, Franco Tocco, Laura Cicilloni, Francesco Melis)

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mercoledì 20 giugno 2012

Alcune considerazioni sulla mozione del centrosinistra iglesiente sulla trasparenza amministrativa


               Il tema che il centrosinistra, tramite questa mozione depositata da Marta Testa come prima firmataria, ha voluto portare all'attenzione dell'aula è un tema molto importante che è legato a doppio filo non solo con un tema importantissimo quale la trasparenza amministrativa, ma anche con l'allontanamento, la disaffezione e il cocente clima di antipolitica che ci circonda. Un clima di antipolitica largamente diffuso in tutta Italia e che ha radici ancora più profonde qui nel Sulcis Iglesiente, ovvero la provincia più povera d'Italia.
               Questo clima di antipolitica va combattuto con la buona politica innanzitutto, ma anche con trasparenza e condivisione assoluta del lavoro svolto dalle amministrazioni, e di tutte le informazioni quali i redditi dei componenti della Giunta e del Consiglio Comunale, provenienti da attività di qualunque genere o natura. Noi amministratori, maggioranza e opposizione, abbiamo ricevuto tutti un mandato dai cittadini iglesienti, un mandato che ha dato a tutti noi una responsabilità pubblica...e pertanto abbiamo il rigoroso dovere morale, in qualità di personaggi pubblici, di rendere accessibile con una semplice richiesta, o meglio con un semplice "clic" dei cittadini i nostri redditi, le nostre remunerazioni, i nostri rapporti e ruoli in società pubbliche e così via.
              Pertanto dobbiamo rendere massima la fruibilità, la disponibilità e l'accessibilità di tutte le informazioni possibili, di tutti gli atti, siano essi delibere dirigenziali, di giunta, di consiglio e anche mozioni, interrogazioni, interpellanze, ordini del giorno e così via.

             Mettiamoci un attimo nei panni di un nostro concittadino che fa visita al nostro sito internet per cercare un documento: entrando nell'albo pretorio online, ha bisogno di un'ora solo per capire come si consulta... un albo pretorio online che a volte risulta difficile da consultare anche per noi amministratori. Quindi, mi chiedo, come possiamo pensare che, organizzato in questa maniera, possa essere fruibile da un semplice cittadino che vuole utilizzare il suo sacrosanto diritto di informarsi?
            Parliamo poi della sparizione continua, come per magia, dei risultati delle elezioni comunali, e mi riferisco non solo alle passate elezioni del 2005 o del 2010, ma alle recentissime elezioni comunali del 2011 che hanno portato all'insediamento di questa maggioranza e di questo consiglio comunale. Tali risultati appaiono in maniera altalenante e decisamente sporadica, mentre invece ci vorrebbe poco a renderli consultabili permanentemente...e questa è un'altra carenza di informazioni, perchè un cittadino avrebbe modo di sapere, con un click, chi entrerebbe in Consiglio Comunale nel caso di una eventuale surroga.

           Un altro mistero riguarda il piano strategico Comunale, che qualcuno, erroneamente e forse con un po' di malizia, ha definito "il piano strategico di Pierluigi Carta". Tale piano strategico non era di Pierluigi Carta, che alcuni consiglieri della maggioranza continuano a voler evocare forse sentendone la mancanza, ma era ed è del Comune di Iglesias e rappresenta una dispendio e un investimento di risorse finanziarie e umane. Il piano strategico era consultabile attraverso un comodo sito appositamente dedicato e diviso in sezioni. Ora quel sito è magicamente sparito e reso inconsultabile... al chè verrebbe da pensare che sia una cosa voluta, ma il paradosso è che il logo del piano strategico "Iglesias 2016" appare in bella mostra nel homepage del sito del Comune, nel banner principale in alto a destra, e non solo lì. Dato che son stati spesi dei soldi pubblici sia per il piano strategico sia per pagare il dominio che lo ospitava e lo rendeva consultabile comodamente, sarebbe il caso che fosse reso nuovamente consultabile.
            Altre carenze del nostro sito comunale sono l'anagrafe online, non funzionante o se funzionante lo è in maniera completamente ignota, i comunicati stampa fermi al 2010, l'elenco dei Consiglieri Comunali incompleto e aggiornato alla prima seduta del Consiglio, e regolamenti non sempre aggiornati e fruibili.

            Insomma, nell'epoca in cui il principale canale d'informazione è ormai rappresentato da Internet, mezzo con cui il cittadino può attingere le informazioni senza muoversi da casa, in maniera rapida e veloce, il sito del Comune di Iglesias non si mostra affatto al passo coi tempi...alcuni problemi sono di aggiornamento e sono facilmente risolvibili, altri invece sono relativi a mancanze e lacune che devono essere risolte e colmate.

            Basta visitare i siti di altri comuni virtuosi, o il sito della Regione Sardegna, per rendersi conto dei passi da gigante che son stati fatti altrove per avvicinare l'ente regione o l'ente comune ai cittadini. Nel sito del Consiglio Regionale della Sardegna compaiono immediatamente, nella home page assieme ai regolamenti, le sezioni relative alle mozioni, agli ordini del giorno, alle interpellanze, alle interrogazioni e così via. C'è la possibilità di seguire in diretta video le sedute del Consiglio Regionale, e dato che anche quest'aula è dotata di telecamere e di parte della strumentazione per registrare non sarebbe fantascienza offrire lo stesso servizio nel sito del nostro comune.
           Gli aggiornamenti, i comunicati stampa, gli avvisi in bacheca sono in bella vista e seguiti con costanza. Invece noi abbiamo un servizio di registrazione al sito internet che ora come ora non funziona e quindi tanto servizio non è. Permettetemi poi di fare una digressione sugli atti e sulle convocazioni inoltrate a noi Consiglieri Comunali: io faccio parte di un partito che porta nel nome la parola "ecologia", e vedere che a distanza di un anno dall'inizio di questa consiliatura ho quattro raccoglitori pieni di delibere, mozioni, interrogazioni, ordini del giorno, convocazioni per consigli e commissioni è angosciante, dato che si tratta di uno spreco sia di carta sia di risorse, di tempo e di denaro.
           Siamo nell'era di internet, della posta elettronica certificata e della firma digitale...possibile che non possiamo fare in modo che gli atti ci vengano inviati in forma digitale, e solo su richiesta, magari dei Consiglieri più anziani abituati all'utilizzo del mezzo cartaceo, su carta? Sarebbe un grande risparmio di risorse, di carta e snellirebbe e alleggerirebbe il lavoro anche ai dipendenti del Comune.

           Penso che questo Consiglio Comunale e questa amministrazione abbiano ora la possibilità di dare un segnale chiaro di svolta per modernizzare e rendere veramente trasparente e partecipata l'attività dell'amministrazione comunale attraverso internet, il mezzo più gettonato dalla nostra generazione e da quelle che verranno.

martedì 19 giugno 2012

Articolo dell'Unione Sarda sulla mozione relativa al regolamento Comunale sui matrimoni civili

Il caso in Consiglio - AL CASTELLO SPOSI E SPOSASTRI. Regolamento sui matrimoni civili - mozione di SEL e del centrosinistra (primo firmatario Gianluca Tocco - SEL): regolamento aggirato. Tocco: << Nozze di sabato vietate, ma non per tutti >>.

Ecco l'articolo dell'Unione Sarda di martedì 19 Giugno 2012 sulla mozione presentata da SEL e dal centrosinistra iglesiente in merito al regolamento sui matrimoni civili. A destra l'articolo sui finanziamenti regionali per l'infanzia non richiesti dal Comune di Iglesias.

lunedì 18 giugno 2012

Testo della mozione sulla modifica del regolamento sulla celebrazione dei matrimoni civili

Ecco il testo della mozione depositata quest'oggi in merito alla modifica del regolamento comunale relativo alla disciplina modalità di celebrazione dei matrimoni civili. La mozione ha l'obiettivo di garantire parità di diritti tra i cittadini che scelgono di sposarsi con rito religioso e coloro che scelgono il rito civile. (Firmatari : Gianluca Tocco, Marta Testa, Simone Pinna, Franco Tocco, Laura Cicilloni)

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sabato 16 giugno 2012

Il centro-sinistra cittadino incontra gli abitanti della frazione di San Benedetto.



               Ieri pomeriggio ho fatto parte di una delegazione del centrosinistra Iglesiente,  con Marta Testa, Francesco Melis e altri esponenti di SEL e del PD, che ha fatto visita agli abitanti della frazione di San Benedetto. Il villaggio, testimonianza vivente della storia mineraria del nostro territorio, vive al giorno d’oggi diverse problematiche, alcune delle quali sono chiaramente legate allo spopolamento progressivo che è seguito alla chiusura delle miniere, ma potrebbero essere comunque tamponate e risolte con maggiore presenza da parte dell’amministrazione comunale e della politica cittadina. Il centrosinistra cittadino ha deciso di incontrare gli abitanti della frazione al di fuori da qualsiasi tipo di campagna elettorale in vista, col semplice obbiettivo di far sentire ai residenti la vicinanza di una parte politica e la sua disponibilità a portare le loro istanze all'interno del palazzo Comunale e del dibattito cittadino.
               Parte delle problematiche che affliggono i residenti nella frazione viene tamponata parzialmente dai residenti stessi, che si organizzano in gruppi di volontari per sopperire all’assenza o alla poca tempestività dell’amministrazione cittadina. Uno dei problemi principali è il rischio incendio, determinato da uno scenario costituito dal dilagare delle erbacce, non tagliate o, forse anche peggio, tagliate e abbandonate sul posto. Oltre alle erbacce, il forte rischio è legato all’assenza di strisce frangifuoco in prossimità delle abitazioni, ovvero quei 10/20 metri disboscati che potrebbero fare la differenza nel caso di incendio.

              Oltre allo squallido benvenuto che si incontra all’ingresso del villaggio, rappresentato da un ammasso di lavatrici ed elettrodomestici vari accumulato da tempo e che andrebbe rimosso al più presto, un altra delle situazioni assurde è relativa al campetto da calcio: il campo, il cui rifacimento è stato finanziato dalla Provincia di Carbonia Iglesias così come avvenuto per altri campetti situati nelle frazioni, si trova in un terreno IGEA che attualmente risulta occupato da un privato, ed è uno spazio che non è stato ancora restituito agli abitanti di San Benedetto che potrebbero usufruirne per tornei e manifestazioni sportive, rivitalizzando l’intera frazione.

              Alcuni cittadini volenterosi hanno avanzato la proposta di organizzare una “giornata ecologica”, in sinergia con gruppi di volontari e associazioni, da dedicare alla pulizia da erbacce e rifiuti sia a San Benedetto che in altre frazioni. Il centrosinistra ha dato piena disponibilità per sostenere un’iniziativa del genere.

mercoledì 13 giugno 2012

Presentazione in Consiglio (seduta del 12-06-2012) dell'interpellanza sulla situazione di degrado del centro storico, chiusura ufficio turistico e musei, illuminazione assente in vista della Settimana Santa 2012



             Nonostante quest’interrogazione si riferisca principalmente al periodo relativo alla Settimana Santa, e pertanto alcuni potrebbero frettolosamente giudicarla vetusta e superata, ho deciso invece di non ritirarla, per diverse ragioni...principalmente perchè alcune problematiche qui sollevate sono tuttora irrisolte o risolte in maniera temporanea o comunque non chiara e definitiva.

             Sono ormai anni e anni che tutti noi Iglesienti, amministratori e non, destra e sinistra, parliamo di rilancio turistico della città e del suo territorio, e rivendichiamo, a parole, la definizione di “città turistica” per la nostra Iglesias. Turismo che per molti è visto come la vera possibilità di rilancio del nostro territorio stremato dalla mancanza di lavoro, a partire dalla chiusura delle minere fino alla attuale crisi del comparto industriale con tutte le sue devastanti conseguenze.
            Tuttavia, tra il dire e il fare, abbiamo a che fare con un abisso rappresentato dalle difficoltà che viviamo ogni giorno per reinventarsi, cambiare, adattarsi a un approccio tipico di una città turistica. Un abisso che è in primis l’Amministrazione Comunale a dover dissipare, è l’amministrazione comunale che deve pazientemente, meticolosamente e soprattutto per tempo lavorare per far sì che la città sia accostabile sempre di più a un modello di città turistica, seguendo esempi che non sono da cercare chissà dove ma in realtà situate pochi chilometri lontano da qui.

            La situazione descritta e denunciata dall’interpellanza da me presentata riguardava una panoramica generale di problemi, mancanze e ritardi che erano sotto l’occhio di tutti in prossimità della settimana santa...Problematiche e ritardi che, nell’ottica di città turistica quale riteniamo o vogliamo essere, non possiamo assolutamente più permetterci.
            La settimana santa rappresenta attualmente, a pieno diritto, il momento di partenza della nostra stagione turistica. Con la sua ricchezza storica e culturale, rappresenta un’orgoglio per la nostra città ma una forte attrazione per turisti e visitatori che vengono dalle altre parti dell’isola, dal continente e addirittura dai paesi stranieri.

          Tuttavia lo scenario che hanno trovato i primi turisti che si sono affacciati nel periodo in cui in città si svolgevano le manifestazioni di preambolo alla settimana santa è quello di un’ufficio turistico chiuso, musei non fruibili e non visitabili, strade dissestate nei punti strategici del centro storico come Corso Matteotti, Via Azuni, Via Sarcidano e altre vie importanti del centro, e tanta tanta sporcizia. Coloro che hanno scelto di visitare Iglesias in un periodo così cruciale hanno trovato il museo mineralogico e il castello Salvaterra chiusi e non visitabili, una mancanza che per una città turistica non sta nè in cielo nè in terra.
           A completare il quadro abbiamo avuto un’illuminazione assente o malfunzionante, in particolar modo mi riferisco ai faretti piazzati ai bordi delle strade, che hanno la funzione di valorizzare al massimo la bellezza dei nostri monumenti a cielo aperto e i profili delle nostre architetture (Cattedrale, mura pisane, via Nuova, piazza pichi ecc..). E qui non parlo di investire in chissà che o costruire qualcosa di nuovo, ma di attivare qualcosa di già esistente e su cui l'amministrazione comunale ha investito in passato.
           Insomma, in quest'occasione la nostra città ha offerto un biglietto da visita decisamente triste specie per chi l'ha scelta per la prima volta come meta per le sue vacanze...basta scambiare due chiacchiere con i titolari delle librerie del centro e con altri commercianti che hanno avuto modo di interagire con turisti per rendersi conto di quanto fossero spaesati, delusi e senza un punto di riferimento aperto come l’ufficio turistico anche solo per avere una cartina stradale della città.

           Diverse fra queste mancanze e problematiche sono state risolte in fretta e furia o sistemate in qualche modo a pochissimi giorni dalla Settimana Santa, ma tuttavia erano già in ritardo, poichè gli eventi di preambolo, che hanno visto una buona partecipazione e attirato visitatori e partecipanti da fuori, erano già passati. Tuttavia, alcune mancanze sono continuate a restare irrisolte: l’Illuminazione del castello salvaterra, ottimo biglietto da visita per chi entra in città, è rimasta disattivata fino a Monumenti Aperti.
           Io continuo a sostenere, e continuerò a farlo in quest'aula e in commissione, che ben prima di fare grandi progetti per il futuro, ben prima di fare un salto più lungo della gamba dobbiamo rendere fruibile e sfruttare l'enorme potenziale esistente e che è quasi totalmente inutilizzato.
Ed è proprio a monumenti aperti che dobbiamo ispirarci: una città che ha una marea di ricchezze storiche e culturali non può permettersi ritardi e dovrebbe proporre un’offerta costante e puntuale dal punto di vista turistico.

           Pertanto io chiedo alla giunta e all’assessore al turismo i motivi che hanno portato a questi ritardi organizzativi, con che tempistica la giunta intende fare in modo che l’illuminazione del centro storico sia sistemata definitivamente e se sé intenzione dell'amministrazione comunale impegnarsi a fare in modo che in futuro i turisti non trovino chiuse le porte dell'ufficio turistico e dei musei cittadini.

domenica 10 giugno 2012

Il centrosinistra incontra gli abitanti di Serra Perdosa.


          Ieri mattina, con una delegazione del centro-sinistra iglesiente, abbiamo fatto visita al quartiere di Serra Perdosa: un'iniziativa che ha come obiettivo quello di mantenere sempre vivo e cercare costantemente il dialogo con la cittadinanza, e sentire direttamente dalla voce della gente quali siano i problemi, le necessità, le mancanze e magari anche qualche proposta relativa all'amministrazione cittadina e alla vita nel quartiere. E' stata un'occasione per prendere spunti e per sentire l'umore della gente, che appare decisamente sfiduciata e delusa dall'inerzia dell'amministrazione di centro-destra al governo in città. Inoltre, abbiamo avuto modo di parlare del lavoro svolto dal centrosinistra in Consiglio Comunale: mozioni, interpellanze, interrogazioni, ordini del giorno e battaglie a difesa della città.
In un momento in cui il centrodestra sta, di fatto, precludendo il dibattito politico evitando la convocazione del Consiglio Comunale da mesi, noi replichiamo continuando ad animare il dibattito nelle strade, nelle piazze, nei quartieri, insieme ai nostri concittadini.


Ringrazio di cuore i ragazzi/ragazze, compagni/compagne di Sel Iglesias per mostrarmi ogni giorno cosa significhi darsi da fare, rendersi disponibili e impegnarsi per qualcosa in cui si crede veramente, senza alcun tipo di tornaconto personale. Grazie veramente di cuore per l'impegno e la costanza!

venerdì 8 giugno 2012

Incontro coi cittadini di Serra Perdosa - 9 Giugno 2012


          Domani mattina noi rappresentanti del centro-sinistra Iglesiente saremo nel quartiere Serra Perdosa di fronte alla Chiesa di San Pio X, per discutere direttamente con la cittadinanza dei problemi, ma anche delle idee per rilanciare la nostra città. Tanti sono i temi portati in consiglio comunale dal centro sinistra, tra cui:

- Mozioni: a sostegno della scuola, per ripristinare la gratuità delle sale comunali, per la riapertura dell'INPDAP, per la costituzione delle consulte comunali, per sanare la situazione di Masua Nebida, per promuovere la trasparenza amministrativa.
-Interrogazioni e Interpellanze: per chiarire la situazione relativa all'assegnazione di alloggi a canone moderato in locazione permanente di Via Segni, sulla raccolta differenziata, sul tema delle insegne pubblicitarie, sul degrado del centro storico, sull'urbanistica, sulla presenza di amianto "eternit" sui tetti degli edifici comunali, sull'erogazione dei finanziamenti legati alla l.162/98 ossia la legge che finanzia interventi socio-assistenziali a favore dei portatori di disabilità gravi, sulla mancata partecipazione al bando ENPI-MED, che finanzia progetti tra i 500.000 e i 2.000.000 di euro.

La nostra risposta ad un centro destra che addormenta il dibattito politico e non convoca il consiglio comunale per quasi tre mesi, è quella di continuare ad animare il dibattito nelle strade, nelle piazze, nei quartieri, insieme ai nostri concittadini.

E' CON VOI che vogliamo costruire un'Iglesias migliore!

mercoledì 6 giugno 2012

In merito alla mozione del centro-sinistra su via Danimarca.


          Il quadro complessivo che si riscontra nella situazione relativa a via Danimarca e alle zone ad essa adiacenti è un'immagine di degrado, abbandono, assenza di opere di urbanizzazione tanto elementari quanto indispensabili, dei diritti sacrosanti per cittadini che pagano tasse, concessione edilizia e diritti di segreteria.
E' una realtà talmente evidente che basta una breve visita nella via per rendersi conto della gravità della situazione, una situazione in cui urgono interventi tempestivi e risposte concrete per i residenti.

           Via Danimarca non può essere bollata semplicemente come una via secondaria: la densità di traffico è infatti molto più elevata di quanto si possa pensare, dato che, oltre ai domiciliati nella stessa via, abbiamo inoltre più di dieci abitazioni aventi l'ingresso in via Vergine Maria che hanno garage e ingresso di servizio nel retro, quindi esattamente nel punto più disastrato della via Danimarca.
Pertanto, la situazione del manto stradale in condizioni oscene risulta essere un disagio e un pericolo non solo per i residenti di via Danimarca, ma anche per coloro che abitano in quel tratto di via Vergine Maria. La situazione è più un pericolo che un disagio perchè è accompagnata dall'assenza di illuminazione, che impedisce la notte di distinguere i fossi e le buche di un manto stradale sterrato e disastrato che ha causato fino ad oggi danni alle auto di residenti e non solo. L'illuminazione infatti si limita ad un unico lampione all'inizio della strada, con la linea elettrica che si ferma lì e lasciando tutto il resto dell' "anello" di Via Danimarca, che si ricongiunge in un altro punto di Via Vergine Maria, completamente al buio.

           Non parliamo poi dell'allaccio alla rete Abbanoa, che è distante decine di metri e tantissimi disagi, dato che i guasti e le perdite al di fuori delle abitazioni, ad esempio sotto il manto stradale non asfaltato, ricadano sulle tasche degli utenti perchè quella strada ad abbanoa risulta privata. Pensate che anche i contatori dell'acqua si trovano in via Vergine Maria, anche 40 metri lontano dalle abitazioni.
          Oppure ancora, gli scarichi fognari : si brancola nel buio quando si cerca di capire DOVE siano collegati e DOVE finiscano, e dato che la pendenza delle abitazioni punta perfettamente diritta verso un canneto, tutto questo lascia pensare le peggiori cose...pertanto bisognerebbe fare chiarezza al più presto su questo punto.
         A completare il quadro abbiamo un grosso serbatoio di gas a una decina di metri dalle abitazioni che è completamente circondato da erbacce secche alte due metri...e Dio solo sa cosa potrebbe succedere in caso di incendio, in una zona che è tra l'altro a forte rischio di congestionamento del traffico.
        Tutta questa situazione è insostenibile per cittadini regolarmente domiciliati, e che lamentano pure disparità di trattamento nelle concessioni edilizie, che hanno pagato e pagano regolarmente tasse e imposte e si vedono negare dei diritti sacrosanti per dei cittadini iglesienti.

martedì 5 giugno 2012

Intervento nel Consiglio Comunale del 04-06-2012 in merito alla "mozione G8" presentata dal gruppo UDC

Intervento nel Consiglio Comunale di Iglesias del 04-06-2012 in merito alla mozione presentata dai Consiglieri Comunali UDC sulla richiesta di candidatura della città di Iglesias per il prossimo G8.



Ecco il contenuto della parte di intervento relativa alla proposta in discussione:


In merito alla proposta che stiamo discutendo, ovvero la presentazione da parte del Consiglio Comunale di Iglesias di una candidatura al prossimo G8, che sarà ospitato dall’Italia non nel 2015, come indicato nella mozione (nel 2015 sarà la Germania ad ospitarlo), ma bensì nel 2017, vorrei tralasciare alcuni aspetti che son già stati sviscerati dai colleghi che mi hanno preceduto, e vorrei entrare nel merito e nella motivazione che ha spinto a proporre questa mozione il gruppo UDC e il consigliere Carbini in particolare. Pertanto, mi soffermerò su alcuni aspetti “pratici”.

L’obbiettivo principale sembra essere il raggiungimento di risultati concreti e positivi per la riconversione economica e sociale del territorio più povero d’Italia, quali infrastrutture, strade, e ingenti risorse e finanziamenti che, una volta investiti, resterebbero nel nostro territorio.
Questo discorso sarebbe accettabile e in un certo qual modo condivisibile, se non avessimo dei precedenti che, ahimè, presentano dei chiari campanelli d’allarme e delle conseguenze che in questo momento non possiamo assolutamente permetterci.

Tralasciando gli eclatanti e drammatici fatti di Genova che, colleghi, penso che tutti voi conosciate (la morte di un ragazzo, molti manifestanti pacifici che furono duramente colpiti dalle forze dell’ordine, la perquisizione di una scuola con feriti, maltrattamenti, ecc...) io mi soffermerei sulle vicende più recenti relative a la Maddalena e l’Aquila.

La storia recente ci insegna che il programma dei lavori del G8 previsto a La Maddalena, all’esito delle indagini, si è rivelato essere uno dei più lucrosi e scandalosi affari ai danni dello Stato e dei contribuenti, tant’è vero che indagini per ipotesi di danno erariale sono tuttora condotte dalla Procura della Corte dei conti. Vogliamo forse dimenticare di quando la Procura della Repubblica ha fatto porre sotto sequestro preventivo i 60 mila metri quadri di acqua e fondali prospicenti l’ex Arsenale della Maddalena, trasformato in hotel extralusso e affidato in gestione a condizioni ultra vantaggiose?

Vogliamo forse dimenticare che una delle dirette conseguenze del mancato G8 alla Maddalena, è relativa alle bonifiche costate oltre 72 milioni di euro e fatte così bene che l’area da bonificare è, dopo le bonifiche, raddoppiata e i veleni sono aumentati?

Cosa ha portato poi il G8 all’Aquila? Secondo l’allora primo ministro Berlusconi “puntare i riflettori” sull’Aquila avrebbe portato benefici alla popolazione devastata dal terremoto, costruendo la facciata intrisa di demagogia del “noi non vi dimentichiamo”. Quali benefici ha portato agli abitanti dell’Aquila? Vogliamo forse chiederlo alle decine di migliaia di persone che sono ancora costrette a vivere fuori dalla loro casa?
Altro che solidarietà, lì si è trattato di una mera passerella pre-elettorale fatta sfruttando morte e dolore delle persone.

Detto questo, analizzando i “benefici” ottenuti da Genova, La Maddalena e L’Aquila ritengo francamente che, di QUESTI benefici, se così vogliamo chiamarli, la città possa tranquillamente fare a meno.

Anzichè parlare di G8 o di campi da golf, dovremmo parlare di organizzarci sempre meglio per sfruttare ciò che nel nostro patrimonio cittadino e territoriale esiste già ed è sfruttato al 10% delle sue potenzialità.