martedì 5 giugno 2012

Intervento nel Consiglio Comunale del 04-06-2012 in merito alla "mozione G8" presentata dal gruppo UDC

Intervento nel Consiglio Comunale di Iglesias del 04-06-2012 in merito alla mozione presentata dai Consiglieri Comunali UDC sulla richiesta di candidatura della città di Iglesias per il prossimo G8.



Ecco il contenuto della parte di intervento relativa alla proposta in discussione:


In merito alla proposta che stiamo discutendo, ovvero la presentazione da parte del Consiglio Comunale di Iglesias di una candidatura al prossimo G8, che sarà ospitato dall’Italia non nel 2015, come indicato nella mozione (nel 2015 sarà la Germania ad ospitarlo), ma bensì nel 2017, vorrei tralasciare alcuni aspetti che son già stati sviscerati dai colleghi che mi hanno preceduto, e vorrei entrare nel merito e nella motivazione che ha spinto a proporre questa mozione il gruppo UDC e il consigliere Carbini in particolare. Pertanto, mi soffermerò su alcuni aspetti “pratici”.

L’obbiettivo principale sembra essere il raggiungimento di risultati concreti e positivi per la riconversione economica e sociale del territorio più povero d’Italia, quali infrastrutture, strade, e ingenti risorse e finanziamenti che, una volta investiti, resterebbero nel nostro territorio.
Questo discorso sarebbe accettabile e in un certo qual modo condivisibile, se non avessimo dei precedenti che, ahimè, presentano dei chiari campanelli d’allarme e delle conseguenze che in questo momento non possiamo assolutamente permetterci.

Tralasciando gli eclatanti e drammatici fatti di Genova che, colleghi, penso che tutti voi conosciate (la morte di un ragazzo, molti manifestanti pacifici che furono duramente colpiti dalle forze dell’ordine, la perquisizione di una scuola con feriti, maltrattamenti, ecc...) io mi soffermerei sulle vicende più recenti relative a la Maddalena e l’Aquila.

La storia recente ci insegna che il programma dei lavori del G8 previsto a La Maddalena, all’esito delle indagini, si è rivelato essere uno dei più lucrosi e scandalosi affari ai danni dello Stato e dei contribuenti, tant’è vero che indagini per ipotesi di danno erariale sono tuttora condotte dalla Procura della Corte dei conti. Vogliamo forse dimenticare di quando la Procura della Repubblica ha fatto porre sotto sequestro preventivo i 60 mila metri quadri di acqua e fondali prospicenti l’ex Arsenale della Maddalena, trasformato in hotel extralusso e affidato in gestione a condizioni ultra vantaggiose?

Vogliamo forse dimenticare che una delle dirette conseguenze del mancato G8 alla Maddalena, è relativa alle bonifiche costate oltre 72 milioni di euro e fatte così bene che l’area da bonificare è, dopo le bonifiche, raddoppiata e i veleni sono aumentati?

Cosa ha portato poi il G8 all’Aquila? Secondo l’allora primo ministro Berlusconi “puntare i riflettori” sull’Aquila avrebbe portato benefici alla popolazione devastata dal terremoto, costruendo la facciata intrisa di demagogia del “noi non vi dimentichiamo”. Quali benefici ha portato agli abitanti dell’Aquila? Vogliamo forse chiederlo alle decine di migliaia di persone che sono ancora costrette a vivere fuori dalla loro casa?
Altro che solidarietà, lì si è trattato di una mera passerella pre-elettorale fatta sfruttando morte e dolore delle persone.

Detto questo, analizzando i “benefici” ottenuti da Genova, La Maddalena e L’Aquila ritengo francamente che, di QUESTI benefici, se così vogliamo chiamarli, la città possa tranquillamente fare a meno.

Anzichè parlare di G8 o di campi da golf, dovremmo parlare di organizzarci sempre meglio per sfruttare ciò che nel nostro patrimonio cittadino e territoriale esiste già ed è sfruttato al 10% delle sue potenzialità.

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