sabato 20 ottobre 2012

La triste sceneggiata a cui siamo stati costretti ad assistere nel corso dell'incontro con Nichi Vendola a Carbonia.

           Sono scioccato, allibbito, schifato, deluso e affranto dal triste e deplorevole spettacolo a cui ho dovuto assistere stamattina a Carbonia, durante il momento di incontro con Nichi Vendola, leader del mio partito e candidato alle primarie del centro-sinistra per la scelta del candidato per la presidenza del Consiglio.

           Lo spettacolo a cui chi come me era presente ha dovuto assistere è quello di una dozzina di persone che, armate di bandiere dei quattro mori, di megafoni, di corporature robuste, di violenza verbale e non solo, di tanta tanta maleducazione sono piombate in piazza Ciusa, si sono di fatto impadronite della scena ancor prima che Vendola iniziasse a parlare, urlando rabbia, slogan, insulti e via dicendo, impedendogli di parlare serenamente a una folla di centinaia di persone arrivate da tutto il Sulcis per ascoltarlo.
           Il fatto che il Sulcis sia un territorio in ginocchio, che viva una crisi senza precedenti, che sia la provincia più povera d'Italia non giustifica un accanimento di questo tipo, una violenza così oscena: la mia ragazza ha rischiato di finire schiacciata un paio di volte, diverse persone son state spinte con noncuranza e violenza addosso a persone disabili in carrozzella, poste in prima fila per avere diritto anch'esse di sentire le proposte e le parole di un leader politico e di vivere un momento di confronto civile tra un territorio in ginocchio e chi si candida a governarlo.
           Io NON CI STO a mettere tutti quanti nel calderone del "siete tutti uguali" dell'antipolitica!! Non ci sto a maggior ragione in un territorio che ha CALATO LE MUTANDE con le promesse di una magica telefonata a Putin che avrebbe risolto tutto con un colpo di bacchetta magica...NON CI STO in un territorio (il Sulcis) che ha STRAVOTATO con percentuali altissime il BURATTINO del SILVIO BERLUSCONI che ha trascinato l'Italia nel baratro della crisi, non governando un paese e occupandosi delle sue leggi ad personam, dei suoi festini a luci rosse, dei suoi intrallazzi con la mafia che saltano continuamente fuori ma che tutti in fondo sapevano da tempo. NON CI STO a vedere che il trattamento che andrebbe riservato a chi governa la regione Sardegna da anni SENZA ALCUN progetto di rilancio dell'industria, di rilancio del territorio, di programmazione, senza NIENTE...PERFETTO specchio del disastro che ci ha riguardato a livello nazionale, venga riservato a chi non sta neanche in parlamento.
           Non ci sto in particolar modo quando vedo urlare qualcuno con il fascio littorio appeso al collo, non ci sto quando si urlano falsità inaudite..non ci sto quando vengono urlate accuse SCANDALOSE contro Nichi Vendola e contro SEL: fra le altre cose, gli è stata imputata la colpa dello STUPRO dell'articolo 18, quando Nichi Vendola NON E' presente in parlamento, così come non è presente il suo partito politico... quando è lui ad aver dato via a un referendum mirato al RIPRISTINO e alla DIFESA dell'articolo 18, che è il SALE della difesa dei lavoratori! Non ci sto quando gli vengono imputate colpe relative alle scelte scellerate di un governo "tecnico" che in realtà è SCHIAVO delle banche e dei poteri forti che stanno strozzando l'Italia!

           Nichi Vendola ha avuto le PALLE (e scusate il termine poco "politically corret", ma mi adatto agli standard che ho a malincuore vissuto in questa triste giornata) di parlare in piazza, e non chiuso in un bunker come fa Berlusconi e come fa il suo tirapiedi in regione, in cui puoi portare gente PAGATA coi pullman per riempire e fare numero..  Nichi Vendola, a suo rischio e pericolo, ha la limpidezza e l'impegno di parlare in una PIAZZA confrontandosi con tutti, anche nelle situazioni più difficili e spinose...e non si è tirato indietro NEANCHE OGGI, in una triste sceneggiata che appare pilotata da chi vuole che i cittadini sulcitani siano ANCORA schiavi.
           Sono abbastanza dispiaciuto dal fatto che alcuni rappresentanti LIMPIDI e PULITI della rabbia del sulcis si siano mostrati assieme a queste persone...hanno pure cercato una mediazione, cercando di catalizzare in maniera positiva le urla in maniera tale da tradurle in proposte...ma
tutto questo si è rivelato completamente inutile...la cagnara non è stata propositiva, non c'è stata nessuna disponibilità ad ascoltare un leader di un partito politico che SEMPRE E COMUNQUE è stato a fianco dei lavoratori, anche quando altri hanno voltato le spalle...qualcuno che è stato ed è a fianco alla lotta della FIOM, qualcuno che è stato sempre a fianco dei lavoratori della FIAT a Pomigliano, qualcuno che non si è mai piegato di fronte alle multinazionali e al capitalismo che sta DISTRUGGENDO il nostro paese e le nostre vite.
           Qualcuno potrà eccepire che la rabbia è giustificata, che la politica ha stancato, che le promesse hanno stancato...ma io dico, fermo restando che le responsabilità SONO MOLTO PRECISE E A SENSO UNICO, che la rabbia fine a se stessa porta solo allo SFASCIO DEFINITIVO senza che vengano fuori delle PROPOSTE CONCRETE e senza che ci sia una classe dirigente che si faccia CARICO di queste proposte e di tradurle in REALTA', dato che non si realizzerebbero da sole tramite urla e insulti.
           Anzichè prendersela contro il burattino Cappellacci, anzichè prendersela con il berlusconismo in tutte le sue forme e SALSE, se la son presa con un presidente di una regione che è passata dall'essere la più DISASTRATA d'Italia dopo anni di governo Fitto (si, proprio colui che con la sua grande sagacia e coi suoi grandi risultati è stato poi promosso al rango di MINISTRO del governo Berlusconi) ad essere fra le più virtuose d'Italia, che propone modelli virtuosi che andrebbero riportati in tutte le regioni, in tutta la nazione.
           Parliamoci chiaro: il Sulcis Iglesiente è lo SPECCHIO perfetto di una realtà che ha portato l'Italia allo SFASCIO: in DECENNI di APPARENTE BAMBAGIA, ma in cui in realtà si gettavano le fondamenta della crisi che ci attanaglia, ha fatto TREMENDAMENTE comodo a tanti l'esistenza di una ELITE, di un gruppo di persone intoccabili che fosse dedito esclusivamente a quello: i POLITICI. Ha fatto comodo che a governare ci fossero sempre e solo le stesse persone, che a farlo fossero coloro con "le mani in pasta"...quante volte abbiamo sentito discorsi come "non mi interessa che rubi, mi interessa che mi dia da mangiare"...quante volte si è ragionato in termini di orticello (posto di lavoro personale) e non in termini di PROGETTO DI SVILUPPO PER LA COLLETTIVITA'?
           Questo modus operandi si cristallizza perfettamente nella realtà che viviamo adesso: assenza di un progetto di rilancio del territorio, sardi virtuosi che son costretti ad emigrare all'estero per vivere decentemente e sentirsi realizzati...e trovarci SCHIAVI del politico di turno che ci offre il posto di lavoro per campare per i successivi sei mesi di vita.
           Quindi la colpa non è solo della "casta" di cui si parla tanto, ma anche DI CHI L'HA COMODAMENTE SOSTENUTA PER DECENNI. Si è perso un concetto fondamentale, ovvero che il "politico" non è altro che un RAPPRESENTANTE DI NOI nelle istituzioni! Un politico può essere il nostro vicino di casa che ha un'idea interessante per valorizzare qualcosa, può essere nostro fratello, può essere l'operaio che è stanco di essere vessato e preso in giro... il politico è UNO DI NOI, non è una persona "dedita alla politica" a vita, ma è un nostro rappresentante! Chi va a votare ha un potere enorme, quello di scegliere quel rappresentante...ed è un potere che va esercitato con coscienza e con riflessione, perchè non possiamo più permetterci di votare chi da' il posticino di lavoro a me per conoscenza personale, perchè il mio posticino di lavoro si estinguerà inesorabilmente se è un INTERO TERRITORIO a morire per la mancanza di un progetto che riguardi TUTTI e non pochi raccomandati!

           L'ignoranza è stata coltivata e voluta, chiaramente, da molti che stanno al potere..tuttavia non ritengo di giustificarla, perchè una situazione drammatica come quella vissuta dal territorio va risolta con delle IDEE, non con insulti, urla e ignoranza!
           Quando sento fare discorsi pseudosardisti o pseudo indipendentisti da politici che cercano di riciclarsi e di accantonare il loro TOTALE FALLIMENTO mi viene letteralmente il vomito. Io sono sardo, sono orgoglioso di essere sardo prima ancora di essere italiano...ma con QUESTI TIPI DI SARDO non ho assolutamente NIENTE, NIENTE, NIENTE da spartire o da condividere!!!

           Un'altro appunto: sono abbastanza deluso dall'apporto dato dal comune di Carbonia per l'iniziativa: niente corrente, con i ragazzi di SEL Carbonia che si son dovuti prodigare a procurare un gruppo elettrogeno...niente forze dell'ordine a tutelare il tranquillo svolgersi della manifestazione...niente di niente.
           Sono curioso, e qui ammetto di concedermi una punta di malignità, di vedere se lo stesso osceno teatrino sarà riproposto quando si presenteranno in questo territorio gli altri candidati alle primarie (e avverà molto presto), e quando si presenteranno anche i candidati di quel centro-destra responsabile del disastro del mio amato Sulcis Iglesiente, della Sardegna e dell'Italia intera.
           Un’ultima considerazione: con il fascio littorio e con la croce celtica non potremo mai condividere assolutamente niente.

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