sabato 25 agosto 2012

La protesta dei minatori della Carbosulcis

               I minatori del Sulcis Iglesiente scendono un'altra volta nelle profondità della terra per lottare per la difesa del loro posto di lavoro: una trentina di lavoratori della Carbosulcis si è barricata a 373 metri di profondità nella miniera di carbone di Nuraxi Figus, e dichiarano di non interrompere la protesta finchè, da Roma, non arriveranno notizie sul futuro della miniera e dei suoi lavoratori...in un mare di incertezze che vanno da un carbone non competitivo a progetti sulla cattura dell'anidride carbonica, di cui al giorno d'oggi non si hanno certezze su fattibilità, tempistica e produttività. Fatto sta che la protesta disperata dei minatori si aggiunge a tutte le altre grandi vertenze del nostro territorio, un Sulcis Iglesiente che è vittima sacrificale della mala politica regionale, con una giunta regionale che si mostra totalmente inadeguata a trovare soluzioni, anche solo relativamente agli ammortizzatori sociali, non garantiti a tutti e comunque in ritardo di quasi un anno.

              Tutto questo con un governo nazionale che è troppo impegnato a salvare banche e poteri forti, ignorando e soffocando il mondo del lavoro e le fasce più deboli della popolazione. La situazione è più devastante che mai in un territorio sconquassato dall'assenza di una politica seria e di pianificazione che ha permesso che le multinazionali facessero il bello e il cattivo tempo, usufruendo di ingenti capitali pubblici per poi abbandonare il nostro territorio e i suoi abitanti senza prospettive per il futuro. Un Sulcis sempre più polveriera sociale, vittima sacrificale di mala politica, assenza di progettualità sostituita da un "navigare a vista" senza prospettive a lungo termine, rischia di trasformarsi in una vera e propria polveriera sociale.

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