lunedì 21 maggio 2012

Alcune considerazioni su "Monumenti aperti 2012" ad Iglesias.


           Penso che monumenti aperti ad Iglesias sia la dimostrazione che le potenzialità della nostra città, dal punto di vista storico, culturale e artistico, sono sfruttate al 10% in chiave turistica. Forse addirittura meno.Bisognerebbe lavorare a fondo per creare una rete di itinerari, di visite frequenti, bisognerebbe rendere veramente fruibile tutto il patrimonio che abbiamo a portata di mano, e valorizzarlo pienamente. Bisognerebbe sfruttare ampiamente mezzi come la rete e internet per informare, pubblicizzare e catalizzare l'attenzione, e quindi fare in modo di far conoscere la nostra splendida città e il suo territorio, e fare in modo che chi venga a visitarla vada via a malincuore ma soddisfatto, e con la voglia di tornare.

          Devo rivolgere i miei più vivi complimenti a tutti i volontari che in questi due giorni di manifestazione, e durante i mesi precedenti di organizzazione, hanno svolto un lavoro esemplare e professionale bypassando completamente le insidie del maltempo che, si temeva, avrebbe condizionato la sua buona riuscita. Ringrazio in particolar modo chi (senza fare nomi) garantisce ogni anno un impegno costante per la riuscita e il miglioramento, edizione dopo edizione, di questa importante manifestazione.

          Una pecca costante di Iglesias, una grave mancanza, è stata (almeno, negli anni da me vissuti) quella di dividersi in diecimila fazioni/fazioncine/orticelli, magari solo in base ad antipatie, personalismi, litigi o discussioni di carattere spesso privato e personale...e troppo spesso si è scelta la via della scissione (che equivale, ahimè, troppo spesso a una divisione di forze e alla perdita di risorse e motivazione per portare avanti un obbiettivo) piuttosto che quella del dialogo, del ragionamento, del superare certe cose piuttosto che legarsele al dito, e di non togliersi mai dalla testa un'obbiettivo comune.

         Devo dire invece che finalmente, per quanto riguarda monumenti aperti, ho visto lavorare per un obbiettivo comune associazioni di natura diversa, persone differenti, persone appartenenti a schieramenti politici contrapposti...tutti insieme col fine ultimo di valorizzare le bellezze artistiche, storiche e naturali della nostra bella città.
         Dovremmo farlo più spesso, anche in altri momenti e contesti...senza portare avanti guerre di quartiere che troppo spesso ci hanno tolto tanto e dato poco, anzi niente.

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