giovedì 10 novembre 2011

Le mie dichiarazioni in merito al progetto comunale relativo allo Skatepark (dall'Unione Sarda del 10 Novembre 2011)


L'assessore: il parco attrezzato previsto dalla Giunta Carta? Costa troppo

Bravi, ma nessuno li vuole

Skaters senza spazi: non resta che piazza Sella

Fa una certa invidia vederli impegnati in slalom e acrobazie degni dei migliori atleti, ma per qualcuno sono semplicemente teppisti. Tutta colpa della mancanza di un'area riservata: gli skaters sono costretti ad allenarsi in strade e piazze del centro abitato, perché lo skateboarding, nonostante coinvolga in città circa 200 giovani, resta un'attività-cenerentola. Spesso agli appassionati non resta che emigrare: Assemini o Cagliari.
TEMA ELETTORALE Nelle scorse settimane, a dimostrazione di quanto questa passione sia forte, è stata costituita un'associazione che si chiama “Asd Ollie Garqy”. Il presidente Daniele Vivarelli, 20 anni, va subito al sodo e si fa portavoce delle istanze di tutti gli atleti: «La nostra speranza è che gli attuali amministratori mostrino l'attenzione dei loro predecessori; in campagna elettorale si è fatto un gran parlare di noi e dello skatepark, poi soltanto silenzio».
INTOLLERANZA Alessio Puddu, 28 anni e vice presidente dell'associazione, aggiunge: «A volte ci vedono come dei teppisti e quindi non ci resta che emigrare ad Assemini o Cagliari, dove ci sono aree dedicate. Non averla anche a Iglesias è un'occasione persa per la nostra città, che potrebbe usufruire del movimento creato da quest'attività».
GIOVANI SENZA SPAZI Franco Mulas, 61 anni, pensionato e un passato da sportivo, è abituato a vederli nelle piazze, ma non è tra gli intolleranti: «Capisco l'apprensione delle mamme che portano a passeggio i bambini, ma per me che ho trascorso l'infanzia in strada non è affatto un fastidio. Purtroppo oggi i giovani non hanno più spazi e anche per questo passano ore e ore davanti al computer: mettergli a disposizione un'area è doveroso».
PROGETTO FERMO A sollevare il problema è anche Gianluca Tocco, consigliere comunale di Sel: «L'amministrazione precedente aveva messo in pratica un'idea innovativa, ma il progetto realizzato dagli studenti della facoltà di Architettura, è fermo da un anno e mezzo negli uffici tecnici nonostante ci sia anche un finanziamento di 50 mila euro della Provincia». Un progetto all'avanguardia per trasformare l'area di via Renzo Laconi, nel rione Palmari, in un vero e proprio centro di aggregazione, con tanto di accessi Wi-fi per il collegamento a internet.
«NON A PALMARI» Ma quel piano, spiega Maurizio Cerniglia, assessore ai Lavori pubblici, non sarà attuato: «I nostri uffici tecnici hanno già rivisto quel progetto perché troppo costoso, ma lo skatepark sarà realizzato». L'area non sarà quella scelta dalla precedente amministrazione: «Ne stiamo individuando un'altra perché gli abitanti della zona ci hanno presentato una petizione, con oltre un centinaio di firme, chiedendoci che lì si faccia un'area verde».
Cinzia Simbula

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