mercoledì 16 febbraio 2011

Perchè ho iniziato a fare politica, perchè ho scelto Sinistra Ecologia e Libertà, perchè sostengo Marta Testa.


Seguo la politica da tanti anni, sia a livello locale che a livello regionale e nazionale. Faccio parte della generazione che ha fatto in tempo a vedere lo spartiacque della realtà politica italiana causato dalla vicenda “mani pulite”, con tutte le conseguenze e i cambiamenti, presunti o effettivi, che si sono verificati dopo questa vicenda. Di conseguenza, faccio parte di quella generazione che ha visto la politica come una cosa sporca, dove clientelismo, interessi personali, mafia e tanti altri elementi disastrosi allungano i loro tentacoli con bramosia. Tuttavia, grazie a degli esempi a me molto vicini di persone che avevano ancora un ideale, e che erano fuori da tutto questo contesto, ho sempre covato in me la speranza che qualcosa potesse cambiare, che non tutto fosse o sarebbe stato sporco e compromesso.

Le mie idee son sempre state chiare, e sono idee di sinistra, non l’ho mai nascosto ma l’ho sempre detto con sicurezza e orgoglio. Ho votato diversi partiti sempre nell’ambito dell’area progressista, cercando sempre di informarmi e documentarmi su chi stessi andando a votare, anche a livello personale e non solo di partito e di progetto politico. Nel frattempo tuttavia, non riconoscendomi mai completamente in un progetto politico a livello nazionale e locale, ho sempre preferito non impegnarmi personalmente in nessuno di essi, impegnandomi piuttosto in associazioni apolitiche di vario genere, sia nel contesto iglesiente che in quello cagliaritano e nazionale.

Ho quindi assistito in questi anni alla progressiva degenerazione del quadro politico nazionale, che personalmente attribuisco (senza dilungarmi troppo anche se son discorsi che meriterebbero una analisi molto più approfondita) sia a una destra populista che ha mostrato di fare solo gli interessi del proprio leader, sia a una sinistra che è stata incapace di essere unita nella proposta di una alternativa valida ai propri avversari politici.

Per la prima volta nella mia storia personale, ho sentito di condividere profondamente un progetto politico, sia a livello nazionale che a livello cittadino: Sinistra, Ecologia e Libertà. Ho avuto modo di conoscere la realtà del circolo “XI Maggio” di Iglesias, grazie a dei cari amici che erano già entrati a farne parte: qui ho trovato l’entusiasmo di persone che fanno della loro umiltà e preparazione la loro forza più grande, e che mi hanno accolto a braccia aperte. Qui ho trovato la voglia di fare politica al di là del concetto, a mio avviso distorto, di politica vista unicamente come binomio propaganda/amministrazione, a cui in alcuni contesti si aggiunge la piaga del clientelismo e degli interessi trasversali... ho trovato invece persone che vogliono fare politica anche e soprattutto con eventi culturali, con dibattiti su argomenti che ci toccano nel profondo e che vengono invece sistematicamente accantonati...politica vista come discussione, condivisione di idee, riflessione, apprendimento e cultura. Ho visto la voglia di riavvicinare la GENTE alla politica, proprio la gente che la vede come qualcosa di estremamente lontana da se, qualcosa di compromettente e di “sporco” ...ho visto le facce di alcuni amici che, quando parlavo loro di tutto questo, mi riservavano uno sguardo quasi compassionevole...e ho visto quel loro sguardo mutare in ammirazione e interesse quando hanno avuto modo, timidamente, di interessarsi alle iniziative che stavamo proponendo al nostro circolo, e di prenderne parte.
Pertanto ho deciso personalmente di gettarmi a capofitto in questa nuova esperienza personale, e non me ne sono mai pentito: sta dando tanto a me come persona, e io mi riprometto ogni giorno di impegnarmi per dare tanto contributo al nostro progetto, grazie alla grandissima fiducia che sento nei miei confronti

Fra le persone con cui ho avuto modo di approfondire la conoscenza al circolo c’è Marta Testa. Una ragazza di cui colpiscono immediatamente due aspetti: la straordinaria cordialità e semplicità, e la grandissima preparazione e intelligenza, elementi che non ho mai visto emergere in maniera saccente o presuntuosa, ma sempre con una semplicità e una signorilità disarmanti.
Marta rappresenta una grandissima speranza per me e per i giovani della mia generazione: in anni e anni ho visto tanti amici di una vita, che considero fratelli e sorelle, essere costretti a partire per proseguire la propria formazione fuori dalla Sardegna o per trovare un lavoro sicuro. Amici che in seguito, pur avendo affrontato percorsi formativi e lavorativi altamente specifici, brancolano nel buio alla ricerca di una sistemazione nella terra amata in cui sono cresciuti, proprio perchè la specificità della loro formazione diventa un’arma a doppio taglio, impedendo loro di trovare un lavoro gratificante qua in Sardegna. C’è chi di loro resta fuori accantonando la speranza di poter tornare, e c’è anche chi è disposto a rinunciare ad avere un lavoro che gratifichi veramente gli anni di sacrifici spesi per la sua formazione, pur di tornare nella loro terra natale.
In questo contesto Marta è come una luce in un buio sempre più pesto in cui i giovani della mia generazione sono sommersi: dopo anni e anni di impegno, sacrifici, di master all’estero e di esperienze di studio e lavorative gratificanti in mezzo mondo, è riuscita a tornare in Sardegna e a trovare un posto di lavoro stabile che valorizza le sue esperienze. La sua storia riaccende la speranza per i giovani che hanno seguito percorsi simile al suo e che vogliono con il cuore e con la mente pensare al loro futuro in nessun altro luogo tranne che qui, nella nostra Sardegna.

Quindi, al di là del partito di appartenenza, il mio sostegno va completamente a Marta Testa: per la sua grande preparazione (con competenze in ambiti strettamente correlati alla politica), per la sua trasparenza, per la sua infinita voglia di fare e di ascoltare la voce di tutti i cittadini, per la sua giovane età che la porta a essere una figura di rinnovamento della classe politica locale, per la sua visione di Comune vicino ai cittadini e alle loro esigenze tramite la democrazia partecipata... per l’orgoglio di vedere una eccellenza della nostra cittadina che non è costretta a fuggire via con rimpianto, ma che è riuscita a tornare più forte che mai e ha avuto il coraggio e il merito di mettere le sue grandi capacità al servizio di tutti.

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